Trecento milioni: è questa la cifra che serve per evitare il taglio delle fermate della linea 2 della metro. A chiarirlo è il sindaco Stefano Lo Russo, intervenuto oggi in Sala Rossa sulla futura infrastruttura. A causa del caro materiali e bollette i costi per progettare l'opera sono lievitati.
Tratta Rebaudengo-Politecnico
Al momento InfraTo ha elaborato il progetto definitivo della linea da Rebaudengo al Politecnico. Questo lotto ha ricevuto un finanziamento governativo da un miliardo e 827 milioni. Soldi che, fino ad alcuni mesi fa, permettevano di finanziare la realizzazione di quasi dieci chilometri di percorso, per un totale di 13 stazioni.
I rincari
I rincari rischiano però di cancellare "due o tre fermate" della metro 2. Con un aumento del 20% dei materiali l'opera costerebbe circa 2 miliardi e 192 milioni di euro, con il 30% si arriverebbe a 2 miliardi e 375 milioni. "Vorremo tutti evitare - ha aggiunto - che si faccia una gara che vada deserta, perché facciamo perdere al cittadino anni. Bisogna fare un bando che possa avere margini di percorribilità quindi o si riduce la tratta, e quindi anziché andare fino al Politecnico ci si ferma a Porta Nuova, o si fanno accorgimenti per stare nella forbice dell'opera".
La protesta
"Se il Governo - ha spiegato Lo Russo - dotasse il Comune di 300 milioni di euro potremo confermare sia la tratta che il numero di stazioni". Dal punto di vista cronologico, l'amministrazione punta a fare la gara per la realizzazione da Rebaudengo a Politecnico nella primavera 2023.
Durante il dibattito il M5S ha messo in scena una protesta: i consiglieri Tea Castiglione, Andrea Russi e Valentina Sganga hanno esposto i cartelli "No al taglio delle fermate".
"I torinesi - hanno sottolineato i pentastellati - non meritano una guerra di territori, tra centro e periferia. Il numero di fermate deve restare quello determinato nel progetto preliminare". Parole analoghe dal consigliere di Forza Italia Domenico Garcea, che definisce il taglio "un segnale estremamente negativo, vissuto da chi aspetta quell’opera da tanto tempo come uno schiaffo in faccia".
“Siamo certi che il futuro Governo darà il giusto ascolto all’appello del Sindaco rispetto alla necessità dei fondi per la linea 2 della metropolitana. Vogliamo credere, però, che al Sindaco non sia sfuggito che il mondo è cambiato negli ultimi due mesi: quel pericolo rappresentato dai rincari dell’energia e dai costi esorbitanti delle bollette, che fino a poco fa aleggiava lontano nell’aria, oggi incombe sul nostro Paese come una tragica realtà e la situazione sta precipitando per tutti, cittadini, artigiani e imprese", ha attaccato Paola Ambrogio di Fratelli d'Italia. "Ci auguriamo che il Sindaco Lo Russo non si limiti alla lettura delle cronache locali ma allarghi il proprio sguardo e riconosca che il Governo che si insedierà di qui a pochi giorni dovrà dare la precedenza a quella che è un’urgenza per l’intera Nazione e mettere in sicurezza l’intero tessuto produttivo e sociale”.