I saldi, come il diesel. Con la speranza che gli acquisti inizino a ingranare nel tempo ma frenati da un caro vita sempre più pressante.
Si potrebbero definire così le prime ore di saldi invernali a Torino. La partenza de periodo di forti sconti è in sordina, inutile negarlo: inesistenti le code a cui i torinesi erano abituati fino a qualche anno fa, un discreto struscio nelle vie dello shopping, ma pochi acquisti. Lo si evince dai tanti curiosi che guardano le vetrine, poi passano oltre. Pochi i torinesi con una busta il mano.
Tra caro vita e il lungo ponte dell'Epifania
La causa è nota: il caro vita, con il costo dell’energia schizzato alle stelle e il prezzo della benzina sempre più elevato, condizionano le decisioni. Chi può, soprattutto dopo le Feste, rinuncia all’acquisto, anche a prezzo scontato. La partenza lenta potrebbe inoltre essere condizionata dal “ponte lungo”: tanti i torinesi che non sono ancora rientrati, mentre ci si aspetta che da domani chi è rimasto in città per lavoro possa concedersi un momento di svago e magari di shopping.
Scontrino medio di 140 euro
D’altra parte i saldi iniziati oggi andranno avanti fino al 2 marzo, quindi il tempo non manca. Secondo l’indagine di Confesercenti il budget per gli acquisti sarebbe di 160 euro a famiglia (l’anno scorso furono 180), ma solo 4 torinesi su 10 andranno in cerca di un'occasione. Altrettanti decideranno sul momento, mentre il restante 20% si asterrà e cercherà di mettere da parte qualcosa.
Com’era prevedibile, gli acquirenti sono estremamente cauti e lo scontrino medio raggiunge a malapena i 140 euro, livello leggermente inferiore alla spesa massima indicata nel sondaggio fra i consumatori condotto nei giorni scorsi. Se il centro è almeno affollato e le vendite reggono, particolarmente penalizzata risulta la periferia: i commercianti interpellati parlano di un afflusso di clientela di poco superiore a quello di una giornata normale. Dunque, per queste attività si prospetta un calo di vendite che in parecchi casi raggiunge il 10%.
Banchieri e Coppa: "Aspettiamo a fare bilanci"
“Non ci si poteva aspettare di più – aggiunge Giancarlo Banchieri, presidente di Confesercenti – perché la situazione che vivono le famiglie è di estrema difficoltà. L’unico aspetto positivo riguarda la presenza di tanti turisti: l’occupazione delle stanze d’albergo fra oggi e domenica sfiora il 90%. Magari potrebbero essere loro a fare la differenza e a dare una spinta in più agli acquisti”.
"Negli ultimi tempi tutte le previsioni negative sono state smentite, spero che sia così anche per i saldi. Ci sono tre giorni di festa e molti torinesi sono ancora fuori città". Così Maria Luisa Coppa, presidente di Ascom Torino. "Il primo giorno di saldi non è mai significativo. Le nostre valutazioni le faremo dopo il prossimo fine settimana. Credo che i pessimisti saranno smentiti".