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Economia e lavoro | 05 gennaio 2023, 11:30

Saldi, a Torino partenza soft e niente code: ponte lungo e caro vita frenano gli acquisti [FOTO]

Le attese fuori dai negozi sono un lontano ricordo. Discreto il via vai nelle vie dello shopping, ma il primo giorno di sconti sembra caratterizzato da pochi acquisti

saldi invernali 2023

Hanno preso il via anche a Torino i saldi invernali 2023

I saldi, come il diesel. Con la speranza che gli acquisti inizino a ingranare nel tempo ma frenati da un caro vita sempre più pressante. 

Si potrebbero definire così le prime ore di saldi invernali a Torino. La partenza de periodo di forti sconti è in sordina, inutile negarlo: inesistenti le code a cui i torinesi erano abituati fino a qualche anno fa, un discreto struscio nelle vie dello shopping, ma pochi acquisti. Lo si evince dai tanti curiosi che guardano le vetrine, poi passano oltre. Pochi i torinesi con una busta il mano. 

Tra caro vita e il lungo ponte dell'Epifania

La causa è nota: il caro vita, con il costo dell’energia schizzato alle stelle e il prezzo della benzina sempre più elevato, condizionano le decisioni. Chi può, soprattutto dopo le Feste, rinuncia all’acquisto, anche a prezzo scontato. La partenza lenta potrebbe inoltre essere condizionata dal “ponte lungo”: tanti i torinesi che non sono ancora rientrati, mentre ci si aspetta che da domani chi è rimasto in città per lavoro possa concedersi un momento di svago e magari di shopping.

Scontrino medio di 140 euro

D’altra parte i saldi iniziati oggi andranno avanti fino al 2 marzo, quindi il tempo non manca. Secondo l’indagine di Confesercenti il budget per gli acquisti sarebbe di 160 euro a famiglia (l’anno scorso furono 180), ma solo 4 torinesi su 10 andranno in cerca di un'occasione. Altrettanti decideranno sul momento, mentre il restante 20% si asterrà e cercherà di mettere da parte qualcosa. 

Com’era prevedibile, gli acquirenti sono estremamente cauti e lo scontrino medio raggiunge a malapena i 140 euro, livello leggermente inferiore alla spesa massima indicata nel sondaggio fra i consumatori condotto nei giorni scorsi. Se il centro è almeno affollato e le vendite reggono, particolarmente penalizzata risulta la periferia: i commercianti interpellati parlano di un afflusso di clientela di poco superiore a quello di una giornata normale. Dunque, per queste attività si prospetta un calo di vendite che in parecchi casi raggiunge il 10%.

Banchieri e Coppa: "Aspettiamo a fare bilanci"

Non ci si poteva aspettare di più – aggiunge Giancarlo Banchieri, presidente di Confesercenti – perché la situazione che vivono le famiglie è di estrema difficoltà. L’unico aspetto positivo riguarda la presenza di tanti turisti: l’occupazione delle stanze d’albergo fra oggi e domenica sfiora il 90%. Magari potrebbero essere loro a fare la differenza e a dare una spinta in più agli acquisti.

"Negli ultimi tempi tutte le previsioni negative sono state smentite, spero che sia così anche per i saldi. Ci sono tre giorni di festa e molti torinesi sono ancora fuori città". Così Maria Luisa Coppa, presidente di Ascom Torino. "Il primo giorno di saldi non è mai significativo. Le nostre valutazioni le faremo dopo il prossimo fine settimana. Credo che i pessimisti saranno smentiti".

Andrea Parisotto

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