Economia e lavoro - 13 febbraio 2023, 10:23

Cittadella dell'aerospazio, anche i sindacati pronti a decollare: "Creiamo occupazione per i giovani laureati"

La Fiom sta seguendo l'evolversi del progetto: "C'è la possibilità di creare occupazione qualificata e di qualità: pronti a fare la nostra parte"

Cresce l'attenzione intorno al settore aerospazio, anche dal fronte sindacale

"Vogliamo essere coinvolti nel progetto fin dalle sue fasi iniziali. Siamo naturalmente interessati a nuovi posti di lavoro, stiamo parlando di occupazione, anche qualificata e di qualità". Così la Fiom Cgil commenta l'evolversi di un nuovo "mondo" della manifattura torinese. Non più (e non solo) Fiat e la sua eredità, ma anche aerospazio. Soprattutto attraverso la Cittadella che sorgerà a Ovest del capoluogo, dove già da anni brillano alcuni diamanti dell'eccellenza di settore.

"Questo progetto, per noi, deve favorire anche l’occupazione di quei giovani laureati che ora molto spesso sono obbligati a trasferirsi all’estero per avere delle opportunità di crescita adeguate ai loro sforzi. È evidente che per una città come Torino, da troppi anni in una crisi industriale e sociale, si tratta di un’iniziativa importante", commenta Ugo Bolognesi, responsabile per la Fiom Torino del settore aerospazio. 

 

Con i lavoratori alla presentazione del progetto

In particolare, nei giorni scorsi una delegazione dei metalmeccanici Cgil delle aziende Leonardo, Tas, Altec e Avio (alcuni dei grandi player che già innervano il distretto torinese del cielo) insieme al territoriale sindacale, ha assistito alla riunione della Commissione Lavoro del Comune di Torino convocata sulla Cittadella dell’Aerospazio.

E' stata l'occasione per la presentazione del progetto, che vede coinvolti molti soggetti: gli enti pubblici (Regione Piemonte, Comune di Torino, Comune di Collegno, Camera di Commercio, FINPiemonte e l’Aeroporto di Torino – Aeritalia Campo volo), il Politecnico e l’Università di Torino, le maggiori aziende del settore aerospaziale insieme a PMI e Start-up interessate all’iniziativa.

 

Ricerca, ma anche cultura e rigenerazione urbana

Le sfide riguardano Ricerca, innovazione d’impresa e formazione, Rigenerazione urbana dell’area industriale di Corso Marche con recupero di fabbricati industriali articolata su criteri di sostenibilità ambientale ed indipendenza energetica e Cultura, Ambiente e Società: apertura di due musei, uno dedicato all’ambito aeronautico e uno all’esplorazione spaziale, diffusione della cultura e storia torinese in materia.

"La Fiom Cgil, i delegati e le strutture, si impegnerà a monitorare, e, nel caso, a prendere le iniziative necessarie, insieme alle lavoratrici e ai lavoratori, per il lavoro e il futuro del nostro territorio: come organizzazione sindacale la Fiom Cgil è interessata al possibile sviluppo di questo progetto".