Economia e lavoro - 13 luglio 2023, 16:17

Turismo, il 2023 dimentica la pandemia: 7 camere occupate su 10 a Torino. Maggio da record per Giro, Salone e volley

I flussi di visitatori si allineano al pre-Covid. Ma resta il timore per inflazione e tassi di interesse. Hanno influito positivamente i grandi eventi

Nel primo semestre del 2023 sette camere su dieci sono risultate occupate negli alberghi di Torino

Sette camere occupate su dieci. Tornano ai livelli pre Covid i flussi turistici verso Torino e provincia e la conferma arriva dai dati rilevati per il primo semestre da Federalberghi Torino. Tra gennaio e giugno, l’occupazione media è stata del 70%: numeri molto simili a quelli del 2019, ultimo anno prima del periodo pandemico.

Bene febbraio e giugno, ma il boom è stato a maggio

In particolare, i mesi di febbraio e giugno hanno regalato performance particolarmente vivaci, pari a un +3/+4%, mentre maggio si è chiuso addirittura con un’occupazione media dell’80%, grazie al Salone del Libro, alle Super Finals di volley, al Giro d’Italia e agli altri eventi organizzati. Sostanzialmente in linea con il 2019 i mesi di marzo e aprile.

Anche il secondo semestre promette bene

I dati del primo semestre confermano quello che ci attendevamo alla vigilia del 2023, un anno di vera ripresa e ripartenza per il comparto turistico-ricettivo provinciale – dichiara Fabio Borio, presidente di Federalberghi Torinoi numeri sono ormai molto vicini a quelli dello stesso periodo del 2019 e certamente il trend verrà confermato anche nel secondo semestre, questo ci permetterà di chiudere l’anno con numeri incoraggianti, ma non possiamo accontentarci e dobbiamo lavorare da subito al futuro, strutturando una programmazione pluriennale degli eventi e continuando a investire sulla promozione della destinazione attraverso tutti i canali a disposizione”.

Inflazione, tassi e piani certi per il futuro

Numeri alla mano, i dati certificano che Torino è diventata a tutti gli effetti una méta turistica e che la destagionalizzazione degli eventi agisce da volano per i flussi turistici, spiegano da Federalberghi. 

Il 2023 potrebbe quindi costituire il nuovo parametro di riferimento per monitorare l’andamento dei flussi turistici. Anche se resta un'incognita: l'effetto (non positivo) che potrebbero avere inflazione e rialzo dei tassi di interesse). A questo si abbina poi una necessità di programmazione: bisogna pensare "già da ora i prossimi 12-24 mesi al fine di incrementare i flussi e consolidare il posizionamento di Torino sul mercato turistico nazionale e internazionale".