Il coordinamento del Torino Pride è al lavoro per costruire il dossier per candidare il capoluogo all’Europride 2027. Ed il Comune ha deciso di stanziare 30mila euro, nel biennio 2023-2024, a sostegno del progetto. Le ricadute culturali, ma soprattutto economiche, sono ingenti. La tradizionale sfilata arcobaleno di un giorno è infatti inserita in un calendario di manifestazioni che animano la cittadina vincitrice per una settimana. Tradotto, se Torino si aggiudicasse l'Europride avrebbe per 7 giorni migliaia di persone.
A Copenaghen 1 mln di partecipanti
A fornire un metro di paragone il coordinatore del Torino Pride Alessandro Battaglia, che questa mattina è intervenuto in Commissione per parlare della candidatura. “Nel 2021 – ha spiegato – a Copenaghen ci sono stati circa un milione di partecipanti: sul palco era salita anche la Prima Ministra. Tutti hanno alloggiato, mangiato e visitato i musei. Hanno fatto tutto quello che fa un turista: le ricadute sulla città si sono viste nel corso del tempo”.
Candidatura tra aprile e maggio 2024
L’Italia ha ospitato un Europride nel 2000. “Un giubileo dei diritti LGBTQI+” come lo ha definito Battaglia. Dal punto di vista cronologico, il Coordinamento ha inviato alcuni mesi fa una lettera di “intenti, che è stata accolta e adesso si concretizzerà nell’inizio di predisposizione del dossier di candidatura”.
“Quest’ultimo dovrà contenere – ha aggiunto il Coordinatore del Torino Pride - quasi tutti gli elementi fondamentali, per poi essere presentato tra aprile e maggio 2024”. Il documento verrà poi analizzato e sottoposto al voto dell’EPOA AGM (la conferenza annuale dell’European Pride Organizers Association ndr): il capoluogo piemontese ad ottobre 2022 aveva ospitato quest’ultimo evento.
Candidate anche Gloucester e Vilnius
Ma Torino non è la sola a candidarsi ad ospitare l’Europride 2027. In lizza dovrebbero esserci anche l’inglese Gloucester e la capitale della Lituania Vilnius. “Sarà una guerra – ha spiegato Battaglia – all’ultimo voto: per questo abbiamo coinvolto tutti i pride italiani, che hanno espresso il favore ed entusiasmo”. Il Comune di Torino dà tempo sostiene l’arrivo dell’evento arcobaleno. Come ha ricordato l’assessore ai Diritti Jacopo Rosatelli, all’EPOA erano presenti sia il sindaco Stefano Lo Russo che l’ex prima cittadina Chiara Appendino.
30mila euro per il dossier
“Come Città – ha poi aggiunto Rosatelli – abbiamo dato la nostra disponibilità per vincere ed organizzare. Nella costruzione del dossier bisogna indicare tutto quello che la città può mettere in campo, in quella settimana, come iniziative”. E sul fronte del sostegno economico, la Giunta domani approverà un patto con il Torino Pride per l’elaborazione del documento. Verranno stanziati 15mila euro sul 2023 ed altrettanti per il 2024. Soldi, come ha spiegato Rosatelli, per il sostegno “delle attività professionali di cui coordinamento si deve avvalere”.
"Regione pronta a fare sua parte"
I 30mila euro verranno messi a disposizione grazie all’impegno degli assessorati ai Diritti e Turismo. “Parliamo – ha spiegato l’assessore - di un grande evento di rilevanza sociale e civile, ma anche turistica. Che può collocare Torino, a livello europeo, nella geografia delle città inclusive e friendly”.
E anche la Regione, come ha spiegato Battaglia, è pronta a fare la sua parte. “L’interlocuzione con il presidente Cirio è andata bene: ha promesso di sostenere la nostra candidatura all’Europride coinvolgendo in prima istanza le agenzie regionali che si occupano di cultura e turismo”. E se Torino riuscisse ad aggiudicarsi la manifestazione arcobaleno del 2027, la spesa prevista per l’organizzazione va da 500mila euro ad un milione di euro.