Cultura e spettacoli - 20 agosto 2023, 07:15

La Bella Estate arriva nei cinema, continua la ricca stagione di riprese a Torino

Manera e Borgia (Film Commission): "Tante produzioni proseguiranno fino a settembre. Il nostro sogno per il futuro è di una Cinecittà a cielo aperto"

La Bella Estate arriva nei cinema, continua la ricca stagione di riprese a Torino

Arriva nelle sale il 24 agosto, il film La Bella Estate, girato in gran parte in provincia di Torino e in città. 

Ispirato all’opera omonima di Cesare Pavese, è sceneggiato e diretto da Laura Lucchetti. Presentato al Festival di Locarno, vede tra i protagonisti giovani attori come Deva Cassel, figlia di Vincent Cassel e di Monica Bellucci, alla sua prima impresa cinematografica, Yile Yard Vianello, nella parte della protagonista, ma anche Nicolas Maupas, reduce dal successo di Mare Fuori e poi Alessandro Piavani, Adrian Dewitte, Cosima Centurioni, Gabriele Graham Gasco e i piemontesi Anna Bellato e Andrea Bosca. 

Ambientato nella Torino degli anni Trenta, su cui incombe già la minaccia della Seconda Guerra Mondiale, racconta la storia di Ginia, una giovane sedicenne che si è appena trasferita in città dalla campagna. Davanti a sé ha un futuro sembra dalle infinite possibilità. Innamorata di un giovane pittore, subisce il fascino della 19enne Amelia e del suo stile di vita bohémienne. Il film è il ritratto di una ragazza di campagna che si perde in una città che è minaccia e seduzione 

Le riprese sono durate circa sette settimane e si sono svolte tra i laghi di Avigliana e il parco della Mandria, ma anche Carignano. In città si sono svolte a Vanchiglia, in San Salvario, al Regio Parco, via Roma.

“Una certa Torino, con i suoi cortili e i suoi androni, è praticamente coprotagonista nel film” commentano Paolo Manera e Beatrice Borgia, rispettivamente direttore e presidente di Film Commission Torino Piemonte, che ha dato il proprio sostegno alla realizzazione del film. 

“Abbiamo creduto fin dall’inizio nel progetto. Lo abbiamo fatto prima supportandolo con il nostro fondo allo sviluppo e fino alla presentazione al Festival di Locarno. Si tratta di un inno a tutto il Piemonte”. 

Un’estate ricca di riprese per il Piemonte

E per il Piemonte è stata davvero "una bella estate" per il cinema. Tantissime infatti sono state le riprese in città che da giugno fino a settembre hanno invaso le strade, le piazze, le vie ma anche i luoghi storici torinesi. 

“Ci sono stati due titoli in particolare che sono stati girati a Torino in questo ultimo periodo prima della pausa estiva: The Opera!, Davide Livermore e Paolo Gep Cucco, un omaggio alla lirica, con presenze importante tra cui Vincent Cassel. Le riprese hanno coinvolto il Regio, il Mauto e soprattutto il nuovo Elios Studio, uno studio aperto in Mirafiori Sud, davvero avveniristico con un grande schermo digitale su cui sono realizzate riprese molto particolari” spiega Manera. 

“Si tratta di uno dei più avanzati sistemi sul piano tecnologico a livello internazionale”. aggiunge Borgia.  

Un titolo che è stato girato insieme al primo film dell’iraniano Milad Tangshir, Anywhere anytime, sul tema dei rider che lavorano a Torino. 

Tra le riprese che hanno animato l’estate torinese anche quelle per la serie su Goffredo Mameli, L’Amica Geniale, Lidia Poet, Fuochi d’Artificio, Sei nell’Anima.  

E a settembre si continua. “Sono in programma quasi venti titoli, sarà un autunno record - commentano Manera e Borgia -. Da Blocco 181, seconda stagione, fino a Giacomo Leopardi, nel mezzo si terranno anche riprese di serie internazionali”. 

Le ricadute economiche sul territorio e sul settore 

Oltre alle ricadute economiche immediate sul territorio, le produzioni che si svolgono in tutta la regione stanno facendo da volano per tutte le maestranze del cinema piemontese. “Sta proseguendo la piena occupazione di quelli che lavorano di tutte le personalità che lavorano sul set. C’è un ricambio generazionale, sta aumentando anche l'occupazione degli attori e delle attrici piemontesi, un aspetto di cui siamo molto contenti. Oggi raccogliamo i frutti del lavoro degli anni passati, ma manteniamo una visione prospettica sul futuro”.   

"È una conferma del periodo di grande attività ed espansione per noi - aggiunge Borgia - anche quelle direttrici che ci eravamo dati: qualità, internazionalità, responsabilità. Stiamo attraendo un pubblico sempre più internazionale, con registi da tutti i Paesi che portano messaggi importanti”. 

Il volano di Fast & Furious
Il colossal Fast & Furious, girato tra i quartieri di Torino, da via Roma a via Fiume, in questo senso ha dato una grande visibilità alla città. “Ci ha piazzato sul piano internazionale come location che è in grado di ospitare produzioni complesse - spiegano - abbiamo la filiera per ospitare una produzione di questo tipo. Ce ne aspettiamo altre. Un esempio è già il film su Enzo Ferrari che ha scelto il Piemonte per girare diverse scene”. 

“La cosa importante delle produzioni internazionali è sono sono venute perché c’erano le maestranze. Per noi è stato un po’ come vincere Olimpiadi o Eurovision, siamo riusciti ad averle nel nel momento in cui avevamo un sistema articolato e veloce. Ora il passaparola c’è stato e il nostro desiderio è di vedere Torino trasformata in una Cinecittà a cielo aperto, che lavori bene con grande capacità di dare continuità ai giovani”. 

Sei titoli a Venezia 

Il 30 agosto aprirà la Mostra del Cinema di Venezia e il Piemonte sarà presente. “E’ un riscontro di qualità. Non abbiamo mai avuto così tanti titoli, ben sei quest’anno, tra lungometraggi e documentari”. Tra questi risalta Lubo del regista Giorgio Diritti. “Aveva spiccato il volo in Piemonte, ed è tornato in Piemonte con un progetto che ha seguito per tanto tempo”. 

2023 anno record per Film Commission?
In generale, il 2022 è stato un anno record per le produzioni di Film Commission, ma il 2023 sembra non essere da meno. “Ho fatto un po’ di calcoli e sono molto ottimista - rivela Manera-. Credo sia un segnale molto bello per la città e per tutta la regione. Queste produzioni portano un ritorno positivo sull’economia immediata, tra alberghi, case e ristoranti, ma anche un effetto di visibilità, un impatto diffuso sul territorio”.  

“Vogliamo produzioni di grande qualità che diano visibilità reale al territorio e alle nostre maestranze -aggiunge Borgia -. Solo allora potremo dire di esserci affermati in un certo modo. L’essere stati identificati come partner strategico per Fondazione San Paolo è la dimostrazione del fatto che siamo in grado di generare delle risorse economiche”.