Viabilità e trasporti - 11 settembre 2023, 08:58

Treni, Canalis e Cogno (Pd): "La Giunta Cirio riattiva due linee sospese, ma non nel Torinese"

Gli esponenti Dem incalzano la Regione: "Tutto tace sulle altre linee sospese in una delle aree più inquinate d'Europa"

Polemica in Regione sulle linee ferroviarie sospese

"Prima la giunta Cirio arriva impreparata alla scadenza del blocco dei veicoli euro 5 (scadenza che si era data da sola) ed ora riattiva solo due delle linee ferroviarie sospese della nostra Regione. Guarda caso, si tratta di linee che insistono sul territorio dell’assessore Gabusi, la Asti-Alba e la Asti-Casale-Mortara". Così Monica Canalis, consigliera regionale del Pd e Marco Cogno, consigliere metropolitano e sindaco di Torre Pellice, nel giorno in cui ripartono due collegamenti su ferro. 

"Nessuna indicazione sulle altre linee, la Pinerolo-Torre Pellice, la Asti-Chivasso, la Santhià-Arona, la Casale-Vercelli, la Ceva-Ormea, la Cuneo-Mondovì, la Cuneo-Saluzzo-Savigliano, la Alessandria- Castagnole, la Alessandria-Ovada, la Novi-Tortona, la Novara-Varallo, la Asti-Cavallermaggiore e così via", incalzano.

"In un tempo di caro carburanti e appunto di transizione ecologica, il treno è il mezzo di trasporto più ecologico, economico e sicuro. Eppure in Piemonte, una delle Regioni più inquinate d’Europa, nel 2012 la Giunta Cota ha sospeso più di dieci linee ferroviarie e nel 2023 la Giunta Cirio non ha ancora ripristinato le corse pre covid, penalizzando soprattutto le aree più interne e periferiche. In particolare, sarebbe interessante conoscere la visione della Giunta Cirio sulla linea ferroviaria Pinerolo-Torre Pellice, la cui riattivazione era prevista nel Contratto di Servizio 2021-2035, firmato il 9 ottobre 2020 da AMP (Agenzia Mobilità Piemontese), per conto della Regione, e da Trenitalia".

"Nel 2012, al momento della chiusura, la linea Pinerolo -Torre Pellice aveva un carico medio di 1.006 passeggeri che era il più alto di tutte le linee sospese. Con quale criterio allora la destra ha scelto di riaprire altre linee? - chiedono ancora i due esponenti Dem -. L’attuale viabilità della Val Pellice è insoddisfacente e altamente inquinante, lo sperimentiamo tutti, e impone alla Giunta Cirio di non limitarsi a disattendere il contratto di servizio con Trenitalia per risparmiare 1 milione di euro l’anno, ma di prospettare alternative credibili e più economiche". 

"Nei trasporti, è l’offerta che genera la domanda. Ci chiediamo quindi su quale offerta voglia puntare la Giunta regionale, dopo il pasticcio degli euro 5 e i tagli al Trasporto Pubblico Locale. Il nostro territorio e tutte le aree periferiche meritano investimenti e non risparmi", concludono.

comunicato stampa