"Oggi qua c'è la voce di Torino sulla questione". Questa frase del capogruppo comunale dei Radicali Silvio Viale ben sintetizza la proposta di ordine del giorno sottoscritta da tutte le forze politiche presenti in Sala Rossa (Lega, DemoS, Forza Italia, FdI, Radicali, Pd, Moderati, M5S, Moderati, Torino Bellissima, Torino Libero Pensiero, Sinistra Ecologista, Torino Domani) a sostegno della vertenza per il rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale dei Metalmeccanici.
A memoria, solo le Olimpiadi invernali di Torino 2006 erano state in grado di unire tutti i partiti. "La difesa del lavoro - ha spiegato il capogruppo del Pd Claudio Cerrato - è una priorità che ci deve vedere sempre dalla stessa parte". A dare la misura di quanto l'atto e la proposta siano importanti bastano i numeri.
I numeri
La manifattura a Torino occupa quasi 220mila lavoratori: solo l'indotto auto e la sua componentistica sono rappresentanti da oltre 700 aziende con più di 58 mila occupati e un fatturato che sfiora i 20 miliardi.
"Tutta la Sala Rossa - hanno spiegato - è dalla parte del lavoro". Questo documento nasce dopo aver audito in Commissione Lavoro i sindacati. "Dalle organizzazioni - ha chiarito il presidente Pierino Crema - è arrivato un messaggio chiaro: a fronte dei problemi che abbiamo, è importante che ci sia un messaggio politico unitario".
L'atto, riprendendo anche il discorso per pronunciato dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella del 29 aprile scorso sul "capitale umano", impegna il sindaco a sostenere i lavoratori metalmeccanici in caso di sciopero ed altre iniziative per ottenere il rinnovo del CCNL e a richiedere alla Regione di assumere analoghe iniziative.
"A Torino resti il cuore di Stellantis"
"Vogliamo - ha sottolineato la vicesindaca Michela Favaro - che qua rimanga il cuore di Stellantis: ci interessano le nuove linee e modelli, ma anche i colletti bianchi e la progettazione".
"La contrattazione collettiva - ha proseguito - è fondamentale: la metalmeccanica nel nostro territorio è essenziale. È un settore che sta affrontando una crisi, dobbiamo lavorare per fare crescere l'economia ed aiutare lo sviluppo del territorio".
I commenti
"Sostenere la vertenza per il rinnovo - ha chiarito il capogruppo del M5S Andrea Russi - è un dovere politico istituzionale perché significa difendere diritti e garantire condizioni più giuste come la riduzione dell'orario e la parità di salario, pretendendo risposte chiare da aziende come Stellantis"
"L'Italia - ha osservato il consigliere comunale di FdI Ferrante De Benedictis - è tra i paesi del G20 che ha subito la maggior perdita del potere di d'acquisto".
"Ci auguriamo - ha sottolineato il consigliere comunale della Lega Fabrizio Ricca - che la Ue ci permetta avere ancora dei metalmeccanici a cui rinnovare il contratto".