Un presidio fisso contro lo spaccio, ma accompagnato a iniziative di sicurezza integrata, per i giardini Maiocco di corso Caio Plinio. E’ l’ultima proposta avanzata in Consiglio comunale dal capogruppo del M5S, Andrea Russi. Una richiesta per altro recentemente rilanciata anche dai residenti del quartiere.
Quattro interventi
Sul tema l’assessore alla Sicurezza di Palazzo Civico, Marco Porcedda, ha ribadito come “dal mese di aprile siano stati portati avanti una serie di servizi ad alto impatto”. Tre gestiti dalla polizia con la presenza della polizia municipale della Circoscrizione 2 più un quarto gestito dalla sola Polizia di Stato. Oltre ai controlli regolari.
“Sono stati controllati gli esercizi commerciali della zona, oltre che le persone trovate al giardino - ha aggiunto Porcedda - Sull’area persistono una serie di iniziative legate al piano integrato urbano. Per esempio, grazie ai fondi del Pnrr, si è conclusa la manutenzione delle panchine, delle staccionate e dei giochi. E verranno portati a termine, entro maggio, ulteriori interventi sulle altalene”. Concludono il percorso una serie di percorsi di animazione e presidi culturali, legati alla biblioteca Pavese.
La raccolta firme
Intanto tra Lingotto e Mirafiori Sud in molti hanno sottoscritto la petizione che chiede interventi concreti alla Città. Gli atti di vandalismo ai danni delle auto in sosta e la collinetta trasformata in un covo per la droga sono tra i principali problemi segnalati.
Nonostante l’ordinanza che vieta di stazionare all’interno del giardino, i residenti segnalano che i controlli non bastano e che la situazione di insicurezza persiste.
Rigenerazione urbana
Oltre al presidio il consigliere Russi ha proposto iniziative di partecipazione per trasformare il giardino di corso Caio Plinio in un luogo a portata di famiglia. “Va bene l’approccio repressivo ma serve anche un approccio integrato - ha replicato Russi - Molte iniziative promesse non sono ancora partite e il quartiere sente davvero il bisogno di riappropriarsi di quegli spazi. Mamme e papà non devono avere paura di portare i figli al parco. O timore di incrociare le vedette che gravitano intorno al giardino con i monopattini”.
L’idea è prendere esempio dal presidio (sportivo) portato avanti negli anni dall’associazione Arqa ai giardini Alimonda. In passato altra grossa piazza di spaccio.