"Siamo noi, i padroni di Barriera siamo noi": con questo coro, ieri sera, mercoledì 29 maggio, centinaia di persone si sono radunate in piazza Foroni per partecipare alla manifestazione indetta da residenti, commercianti e comitati di quartiere. Un’iniziativa nata per protestare contro l’insicurezza, il degrado e la mancanza di interventi nelle periferie.
Accanto al presidio principale si è svolta anche una contromanifestazione, organizzata da attivisti antifascisti che hanno contestato la presenza, a loro dire, di "forze razziste mascherate dietro i comitati civici", denunciando il rischio di strumentalizzazione politica del malcontento popolare. Gli antagonisti hanno esposto nel pomeriggio un volantino firmato "Sharp" (Skinheads Against Racial Prejudice), in cui si accusava l’iniziativa di alimentare un clima di odio e si invocavano invece spazi di aggregazione, lavoro e formazione.
La mobilitazione
La mobilitazione è avvenuta a poche ore di distanza dalla violenta rissa avvenuta nel vicino quartiere Aurora, dove un uomo è rimasto ferito in seguito a uno scontro con bastoni chiodati. Un episodio che non è nuovo per Barriera di Milano, quartiere spesso teatro di tensioni simili e che ora alimenta ulteriore preoccupazione tra i residenti.
Le tensioni tra corteo e contro-presidio sono proseguite per tutta la serata, con cori contrapposti e momenti di forte nervosismo. "Non vogliamo la droga nel nostro quartiere", ribadivano i manifestanti. “Barriera di Milano quartiere popolare, fascisti e polizia ve ne dovete andare”, replicavano invece i partecipanti alla contromanifestazione.
L’iniziativa è stata promossa da Matteo Rossino, Alberto Barona e Giulia Magro, da sempre impegnati nella lotta al degrado, e ha visto la partecipazione di residenti e commercianti. "Scendiamo per la democrazia che non abbiamo, e non ci lasciano manifestare. Siamo all’assurdità: bloccati dagli antagonisti, noi che abbiamo i permessi. Per questo farò un esposto in procura. Il sindaco se ne frega ma questa è colpa anche del governo. Questa è solo la prima di una lunga serie di iniziative".
Spazio anche alle polemiche. “Ciò che è accaduto ieri sera è vergognoso - ha esordito Rossino -, hanno provato a impedire a dei liberi cittadini di manifestare nel proprio quartiere contro il degrado, a causa dei soliti noti dei centri sociali ai quali evidentemente Barriera piace così, tra omicidi, risse, furti e spaccio”.
Le forze politiche
A sostenere pubblicamente il presidio dei comitati è intervenuto il vice capogruppo di Forza Italia del consiglio comunale Domenico Garcea, che ha dichiarato: "Sempre al fianco dei commercianti, dei comitati di quartiere e dei residenti per una manifestazione pacifica nel cuore di Barriera di Milano. Proprio oggi alla Camera è stato discusso il nuovo decreto sicurezza, che potrà servire per una vera riqualificazione dei quartieri, compreso Barriera di Milano".
Duro anche il commento di Raffaele Petrarulo, responsabile sicurezza per Forza Italia a Torino: "Non è possibile essere sotto scacco e non poter protestare tranquillamente. La sicurezza è fuori controllo".
Sulla stessa linea anche Enzo Liardo, consigliere comunale di Fratelli d’Italia: "La giunta Lo Russo è fallita già legittimando Askatasuna. Qui va benissimo girarsi dall’altra parte e non guardare cosa succede in Barriera, anche se il sindaco è venuto all’incontro organizzato ad hoc con la complicità di cittadini vicini al Pd".
Giuseppe Catizone, consigliere comunale della Lega, ha aggiunto: "Questa sera sono intervenuto in qualità di cittadino e residente. Mi sembra doveroso prestare solidarietà ai cittadini. Chiediamo al Comune di intervenire controllando tutte le attività commerciali da corso Novara a corso Giulio, con controlli amministrativi su edilizia e irregolarità".
Presente alla manifestazione anche Federica Fulco, del Comitato Torino in Movimento: "Torniamo anche noi a manifestare in Barriera per le solite motivazioni. L’immigrazione incontrollata sta pagando i suoi frutti, non solo in questo quartiere ma anche nelle altre zone della città".