Erano attese, ma non si aveva la certezza di quando si sarebbero verificate. Anche a Torino (come in altre città italiane) nella serata di oggi si sono sviluppate nelle vie del centro manifestazioni spontanee a sostegno della Sumud Flotilla dopo che l’intervento della Marina di Israele ha intercettato la missione pacifista che voleva portare aiuti a Gaza rompendo il blocco navale.
Dalla piazza del Comune a via Po
Dalla piazza del Comune a via Po, sono molte le persone che si sono ritrovate in centro per protestare contro la decisione dello Stato di Israele. Uno spezzone del corteo, composto da duecento persone tra cui diversi antagonisti, è riuscito ad entrare a Porta Nuova e ha bloccato i binari ed occupato le banchine dei treni. "L'abbiamo detto - spiegano i manifestanti - e l'abbiamo fatto: se bloccano la Flotilla, blocchiamo tutto".
Momenti di tensione a Porta Nuova
Proprio nello scalo ferroviario si sono registrati momenti di tensione: una parte dei Pro Pal si è infatti trovata davanti un cordone di polizia in tenuta antisommossa. Qui è nato anche uno scontro, con il lancio di una bicicletta contro un agente, che è caduto a terra. Sono stati scagliati anche altri oggetti, poi i poliziotti li hanno respinti con gli scudi. Altri manifestanti sono intervenuti per cercare di smorzare la tensione.
La gran parte del corteo è rimasta fuori, su corso Vittorio Emanuele II e in piazza Carlo Felice, dove il traffico ha risentito della manifestazione.
Manifestazioni che si sommano alle contestazioni di oggi in occasione della cerimonia di insediamento della nuova rettrice di Unito, Cristina Prandi, alle occupazioni e alle proteste degli studenti e allo sciopero della scorsa settimana.
Timori per la manifestazione di venerdì
Un clima che andrà scaldandosi in vista di venerdì, quando era già in programma la manifestazione degli studenti, cui si aggiungeranno anche gli esponenti di sindacati come Cgil e Fiom. Il tutto mentre, alle Ogr, saranno ospiti l'imprenditore Usa Jeff Bezos e la presidente della Commissione Europea, Ursula Von der Leyen.