Attualità - 30 ottobre 2025, 12:29

Torino abbraccia lo stato civile digitale: addio ai registri cartacei dopo 159 anni

La città avvia la gestione completamente digitale di nascite, matrimoni, decessi e cittadinanze

Immagine di repertorio

La Città di Torino avvia la redazione degli atti di stato civile in modalità esclusivamente digitale, grazie all'adesione all'Archivio nazionale informatizzato dei registri dello Stato Civile (Ansc), la piattaforma unica e centralizzata, gestita dal Ministero dell’Interno. Il primo atto interamente in digitale è stato redatto per la piccola Melissa, la prima bambina nata a Torino e registrata con il nuovo sistema.

Con l’ingresso nel sistema Ansc, l’anagrafe di Torino abbandona definitivamente - dopo 159 anni - i registri cartacei, adottando una gestione digitale che renderà più semplice, sicura e veloce la registrazione, archiviazione e conservazione degli atti, che avranno pieno valore giuridico e, a breve, la piattaforma consentirà anche il rilascio di certificati ed estratti attraverso i servizi dedicati. I cittadini potranno sottoscrivere i documenti tramite Spid o Cie; resta comunque possibile la firma in modalità tradizionale per chi non dispone di un’identità digitale.

Tutti gli atti di stato civile - nascita, matrimonio, unioni civili, separazioni e divorzi, decessi e cittadinanze - saranno generati, registrati e conservati in formato digitale, garantendo l’accessibilità dei dati su scala nazionale e in tempo reale da parte di tutti gli enti pubblici che avranno aderito al sistema Ansc (l’obbligo di adesione scade il 31 dicembre 2026).

“Ad oggi Torino è la città più popolosa che ha aderito all'Archivio nazionale informatizzato dei registri dello Stato Civile - ha commentato l’assessore ai Servizi anagrafici, Francesco Tresso -. Questo passaggio rappresenta un ulteriore importante passo verso la semplificazione amministrativa, con vantaggi concreti per i cittadini, che avranno un aggiornamento dei loro dati in tempo reale con il conseguente beneficio di ottenere i propri atti e certificati con maggiore velocità, efficienza e sicurezza da qualsiasi Comune, indipendentemente dal proprio luogo di residenza e di formazione dell’atto”.

Il progetto è stato finanziato con i fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza nell’ambito della Missione 1, Componente 1, Investimento 1.4.4 ”Estensione dell’utilizzo dell’anagrafe nazionale digitale (Anpr) – adesione allo stato civile digitale (Ansc)”, promosso dal Dipartimento per la Trasformazione Digitale della Presidenza del Consiglio dei Ministri.

Comunicato stampa