Economia e lavoro - 14 novembre 2025, 08:01

Italdesign, nel giorno del Consiglio di sorveglianza Volkswagen i lavoratori protestano ai cancelli torinesi

Come annunciato nei giorni scorsi, Fim e Fiom Torino hanno organizzato un presidio davanti agli stabilimenti di Moncalieri, Nichelino e Vadò: "Preoccupati da un disimpegno"

Protesta di fronte ai cancelli di Italdesign

Lo avevano annunciato e puntuali, questa mattina, si sono presentati ai cancelli degli stabilimenti. I lavoratori di Italdesign hanno affisso bandiere e striscioni a partire dalle 7.30 di oggi per ribadire la propria preoccupazione in un contesto che vede come sempre più probabile la cessione della società che porta con sé l'eredità di Giugiaro da parte di Volkswagen.

"Siamo del Gruppo solo per gli utili o siamo utili per il Gruppo?" la domanda, provocatoria, scritta in uno dei cartelli affissi ai cancelli. Quella di oggi, poi, non è una data scelta a caso: proprio in queste ore, mentre la preoccupazione coinvolge i dipendenti di Moncalieri, Nichelino e Vadò, si tiene il Consiglio di Sorveglianza di Volkswagen nel quale si potrebbe decidere appunto la vendita della maggioranza dell'azienda con radici torinesi, ma ormai da tempo in mano straniera. 

"La rappresentanza sindacale di Italdesign esprime con forza la propria contrarietà alla cessione - ha spiegato una nota ufficiale, annuciando la protesta -, prima di aver valutato tutte le condizioni di sicurezza necessarie per garantire la tutela dei lavoratori e garantire il futuro industriale dell’azienda che rappresenta un’eccellenza per tutto il territorio nazionale. I 1300 dipendenti di Italdesign sono preoccupati per un possibile disimpegno del gruppo Volkswagen mentre arrivano messaggi contraddittori che evidenziano l’assenza di un chiaro piano industriale dietro le operazioni in corso".

E solidarietà (con tanto di presenza a Torino) arriva anche da altre aziende del Gruppo come Ducati e Lamborghini, "anch’essi preoccupati che quanto sta accadendo possa rappresentare un precedente per future strategie che riguardano i marchi del gruppo al di fuori della Germania".

Pd e AVS: “Noi, al fianco dei lavoratori”

Non sono mancate le reazioni politiche alla situazione di Italdesign. A cominciare dal parlamentare di Avs, Marco Grimaldi e dalla consigliera regionale Valentina Cera. “Da tempo denunciamo – con atti in Consiglio regionale e in Parlamentoil probabile epilogo della vicenda che coinvolge uno dei gioielli del design automotive italiano, emblema della visione fallimentare delle politiche industriali del Governo nazionale e della Regione Piemonte”. “Il rischio di perdere competenze altamente qualificate, un know-how unico e quindi valore e qualità preziosi per il territorio non sembra preoccupare la destra al governo, che continua a non intervenire per tutelare quel Made in Italy tanto sbandierato e le lavoratrici e i lavoratori”, concludono.

E Laura Pompeo, consigliera regionale Pd, aggiunge: “Italdesign rappresenta un’eccellenza del nostro territorio, un patrimonio di competenze, innovazione e creatività che non può essere messo a rischio da operazioni societarie prive di trasparenza e di visione industriale. La possibile cessione della maggioranza da parte del gruppo Volkswagen, senza garanzie chiare per i lavoratori e per la continuità produttiva, desta forte preoccupazione e merita una risposta ferma e unitaria. È necessario che il Consiglio di Sorveglianza di Volkswagen ascolti la voce dei lavoratori e delle comunità locali. Non si può decidere il destino di un’impresa strategica senza coinvolgere chi ogni giorno contribuisce al suo successo”.

"Oggi ho partecipato al presidio organizzato da FIOM CGIL e FIM CISL e in seguito ho fatto formale richiesta per audire urgentemente nella commissione lavoro e attività produttive del Consiglio regionale, di cui sono vice presidente, l’amministratore delegato di Italdesign, Antonio Casu - aggiunge Monica Canalis, vicepresidente della commissione Lavoro e Attività produttive del Consiglio Regionale -. Il futuro del design automobilistico italiano e del lavoro di migliaia di persone non può essere deciso in Germania, senza alcun confronto con le istituzioni piemontesi. Occorre far presto: il consiglio e la giunta regionale intervengano per ottenere garanzie".

Protesta di fronte ai cancelli di Italdesign

Protesta di fronte ai cancelli di Italdesign

Protesta di fronte ai cancelli di Italdesign