Economia e lavoro - 16 dicembre 2025, 17:41

In 2mila firmano per difendere il Barattolo: “Non è degrado, ma una realtà sociale da tutelare”

Residenti e attivisti in difesa del mercato di libero scambio di via Carcano


Una petizione per difendere il mercato di libero scambio di via Carcano, conosciuto da molti come il suk di Torino o “il Barattolo”. A promuoverla, su Change.Org, è un comitato spontaneo rappresentato da Luisella Mesiano e Davide Alaimo, che chiede alle istituzioni di fermare i provvedimenti che rischiano di svuotare o cancellare un’esperienza considerata fondamentale per centinaia di persone in condizioni di fragilità economica e sociale.

Da anni il Barattolo rappresenta molto più di un semplice mercato. È un luogo di incontro, un presidio sociale informale che favorisce inclusione, relazioni e opportunità di guadagno, soprattutto per chi non ha accesso ad altre forme di lavoro. Un contesto che, secondo i promotori della petizione, risponde a un bisogno reale in una società che “produce e produrrà sempre più poveri”.

Dallo spirito del Balôn a via Carcano

Originariamente il Suk era “parte integrante” del Balôn del sabato, per poi essere ricollocato in via Carcano. Ma proprio lì, sostengono i firmatari, ne avrebbe conservato lo spirito originario: “quello del riuso, del riciclo e dell’economia informale”. Una parte consistente della merce in vendita proviene dal recupero dei rifiuti, permettendo anche a chi non dispone di capitali da investire di trovare una forma di sostentamento, nel rispetto delle regole previste dal bando comunale.

A tutela della legalità, viene sottolineato nella petizione “come la Polizia Locale sia sempre presente, svolgendo controlli e verifiche su ciascun operatore”. Per questo il comitato respinge le critiche ricorrenti legate a evasione fiscale, merce rubata o mancanza di decoro.

Una volontà di emarginare i più poveri”

Secondo i promotori della petizione, dietro le decisioni che hanno portato prima allo smembramento del Balôn e oggi alla possibile chiusura del Barattolo, “ci sarebbe una scelta politica e sociale che finisce per colpire i poveri, senza affrontare le cause strutturali del disagio”. A sostegno dell’iniziativa interviene anche Francesco Lauria, consigliere del Movimento 5 Stelle in Circoscrizione 7. “In via Carcano non c’è degrado da cancellare, c’è una realtà sociale da difendere. Il mercato di libero scambio è uno spazio di sopravvivenza, relazione e dignità per centinaia di persone che vivono condizioni di fragilità economica e sociale. E oggi è sotto attacco”. Da qui la scelta di avviare una raccolta firme per chiedere la tutela del mercato di via Carcano. Un’iniziativa che, sottolineano i promotori, non nasce da una posizione ideologica, ma dalla realtà quotidiana vissuta dalle persone più fragili del territorio.