Una petizione per difendere il mercato di libero scambio di via Carcano, conosciuto da molti come il suk di Torino o “il Barattolo”. A promuoverla, su Change.Org, è un comitato spontaneo rappresentato da Luisella Mesiano e Davide Alaimo, che chiede alle istituzioni di fermare i provvedimenti che rischiano di svuotare o cancellare un’esperienza considerata fondamentale per centinaia di persone in condizioni di fragilità economica e sociale.
Da anni il Barattolo rappresenta molto più di un semplice mercato. È un luogo di incontro, un presidio sociale informale che favorisce inclusione, relazioni e opportunità di guadagno, soprattutto per chi non ha accesso ad altre forme di lavoro. Un contesto che, secondo i promotori della petizione, risponde a un bisogno reale in una società che “produce e produrrà sempre più poveri”.
Dallo spirito del Balôn a via Carcano
Originariamente il Suk era “parte integrante” del Balôn del sabato, per poi essere ricollocato in via Carcano. Ma proprio lì, sostengono i firmatari, ne avrebbe conservato lo spirito originario: “quello del riuso, del riciclo e dell’economia informale”. Una parte consistente della merce in vendita proviene dal recupero dei rifiuti, permettendo anche a chi non dispone di capitali da investire di trovare una forma di sostentamento, nel rispetto delle regole previste dal bando comunale.
A tutela della legalità, viene sottolineato nella petizione “come la Polizia Locale sia sempre presente, svolgendo controlli e verifiche su ciascun operatore”. Per questo il comitato respinge le critiche ricorrenti legate a evasione fiscale, merce rubata o mancanza di decoro.
“Una volontà di emarginare i più poveri”
Secondo i promotori della petizione, dietro le decisioni che hanno portato prima allo smembramento del Balôn e oggi alla possibile chiusura del Barattolo, “ci sarebbe una scelta politica e sociale che finisce per colpire i poveri, senza affrontare le cause strutturali del disagio”. A sostegno dell’iniziativa interviene anche Francesco Lauria, consigliere del Movimento 5 Stelle in Circoscrizione 7. “In via Carcano non c’è degrado da cancellare, c’è una realtà sociale da difendere. Il mercato di libero scambio è uno spazio di sopravvivenza, relazione e dignità per centinaia di persone che vivono condizioni di fragilità economica e sociale. E oggi è sotto attacco”. Da qui la scelta di avviare una raccolta firme per chiedere la tutela del mercato di via Carcano. Un’iniziativa che, sottolineano i promotori, non nasce da una posizione ideologica, ma dalla realtà quotidiana vissuta dalle persone più fragili del territorio.














