Cronaca - 18 dicembre 2025, 14:27

Sgombero Aska, la polizia apre gli idranti e rimuove il presidio di corso Regina

Alcuni manifestanti hanno cercato di bloccare l’avanzata sedendosi in mezzo alla strada

Foto di Daniele Caponnetto

Sotto la pioggia degli idranti, la polizia ha sgomberato, poco dope le 14, il presidio allestito dai militanti davanti all'ex centro sociale Askatasuna. Tavoli, gazebo e striscioni sono stati rimossi mentre alcuni manifestanti hanno cercato di bloccare l’avanzata sedendosi in mezzo a corso Regina Margherita.

La tensione è salita rapidamente, con le forze dell’ordine decise a liberare l’area occupata fin dalle prime ore del mattino.


Da questa mattina, intorno alle ore 5, sono partite le operazioni di sgombero dello stabile occupato. Le forze dell’ordine hanno trovato al suo interno sei attivisti. Una presenza inattesa che ha spinto il sindaco Stefano Lo Russo a revocare l’accordo raggiunto poche ore prima con i rappresentanti del centro sociale, che si erano impegnati a lasciare spontaneamente l’edificio.

Lo Russo: "Obiettivo patto era far uscire Aska dall'illegalità"

E sulle perquisizioni all'interno di Askatasuna, che hanno poi portato allo sgombero, è nuovamente intervenuto il sindaco Stefano Lo Russo: "Come Città abbiamo ricevuto comunicazione da parte della Prefettura di Torino di un'accertata violazione dell'ordinanza: questo produce l'immediata cessazione della validità del Patto di  collaborazione".

"Il percorso - ha aggiunto - era stato avviato con l'obiettivo di far uscire, dal perimetro dell'illegalità, l'occupazione abusiva di corso Regina Margherita. Questa scelta era stata fatta per provare a verificare se esistessero le condizioni di poter restituire quell'immobile a funzione pubblica, in un percorso di legalità".

Iniziate le operazioni per murare gli ingressi

L’operazione ha coinvolto decine di agenti e ha portato al sequestro di bombole del gas, petardi, porte e altri materiali, oltre alla chiusura dell’acqua allo stabile. La Digos ha poi autorizzato alcuni militanti a rientrare brevemente per recuperare due gatti e altri oggetti personali. Subito dopo sono iniziate le operazioni per murare gli ingressi, rendendo l’edificio definitivamente inaccessibile.

 

Daniele Caponnetto e Cinzia Gatti