Nel pomeriggio dello scorso 6 giugno, nella Sala Orologio del Palazzo Civico di Torino, di fronte ai componenti della VI Commissione, è stata discussa la petizione “No alla riapertura dello zoo in Parco Michelotti”.
I primi firmatari hanno esposto le ragioni della petizione, evidenziando, oltre ai motivi etici ed ambientali, anche l’inconsistenza della paventata penale milionaria o del danno erariale in caso di recesso dell'assegnazione, specialmente in virtù del fatto che non è stato ancora presentato alcun progetto per la riqualificazione del parco.
Gli stessi hanno anche ribadito di essere pienamente favorevoli alla riqualificazione dell'area e della sua restituzione al libero utilizzo da parte dei cittadini, ma di non poter accettare questa assegnazione, che, privatizzando il parco, ripropone al suo interno una nuova prigione per animali.
Dopo una lunga ed articolata discussione sul tema, il Presidente della VI Commissione, Federico Mensio, ha accolto la proposta di alcuni consiglieri, sia di maggioranza (Giacosa) che di minoranza (Artesio e Magliano), di fissare al più presto una riunione congiunta delle Commissioni interessate alla problematica, cioè la Commissione Ambiente, quella del Controllo di Gestione e quella del Bilancio e Programmazione.
Le Commissioni in seduta congiunta avranno lo scopo di analizzare, ciascuna per la parte di propria competenza, una eventuale rivalutazione della delibera sull’aggiudicazione del Parco Michelotti alla società Zoom.
I firmatari della petizione ed il Comitato delle associazioni che hanno organizzato la manifestazione nazionale del 27 maggio scorso plaudono all’iniziativa.
La questione di riproporre uno zoo nel Parco Michelotti e della sua privatizzazione è quindi ancora aperta e tutta da definire, come dimostrano anche le ultime iniziative della campagna "No Zoo 2017" e la petizione, che ha riacceso la discussione sui banchi del Consiglio Comunale.
Rosalba Nattero per ENPA, LAC, LAV, LEAL, LEGAMBIENTE, LIDA, OIPA, PRO NATURA Torino, SOS Gaia