Economia e lavoro - 27 aprile 2018, 12:20

I metalmeccanici alle ultime Politiche: Cipputi è diventato grillino (o leghista)

I dati elaborati da Youtrend per Fiom-Cgil parlano chiaro: le tute blu non si riconoscono più nei valori della sinistra storica e i voti si sono spostati verso M5s e centrodestra

I metalmeccanici alle ultime Politiche: Cipputi è diventato grillino (o leghista)

C'è Giorgio Airaudo al microfono della sede Fiom torinese - un ritorno a casa vero e proprio - per analizzare i flussi di voto alle recenti Politiche visti dalla lente d'ingrandimento del mondo metalmeccanico. Perché se una volta l'equazione età quasi automatica, oggi non è più così scontato che le tute blu si riconoscano nei valori della sinistra storica del Dopoguerra.

Un bel rebus, per la Fiom, che difende questi lavoratori dal punto di vista sociale, ma che come struttura ha radici politiche ben piantate in un campo politico piuttosto ben riconoscibile. "Man mano che le generazioni si susseguono può succedere che qualcosa cambi. Ma al momento la sfida è cercare di interpretare la situazione attuale sul nostro territorio e nei siti produttivi. E non nascondiamoci anche le difficoltà che si profilano se la politica continuerà ad andare verso l'azzeramento delle differenze tra destra e sinistra", dice il segretario regionale di Fiom, Vittorio De Martino.

A esporre i dati è Lorenzo Pregliasco, di Youtrend, autore del libro "Una nuova Italia", scritto a più mani con Matteo Cavallaro e Giovanni Diamanti. "Il Piemonte non ha fatto eccezione rispetto ai grandi cambiamenti delle ultime Politiche, con un'ampia affermazione del centrodestra nei singoli Comuni". Soprattutto nelle province al di fuori della provincia di Torino, dove il centrosinistra ha tenuto in alcune zone mentre i Cinque stelle hanno vinto nella zona della Val di Susa, quasi lungo il tracciato della TAV. Ma in termini di primo partito (e non coalizione) è stata la Lega a dominare, col miglior risultato storico, ma anche i Cinque stelle si sono affermati in maniera diffusa. Il vero tracollo è quello del PD, che in alcuni Comuni perde fino al 20%. Ma anche Forza Italia mostra un calo sensibile in 5 anni. Il vero trionfo? La Lega, che ha guadagnato voti ovunque.

E a Torino il confine sembra essere corso Regina Margherita: al di sopra, verso Nord, vincono i Cinque Stelle (oppure, come coalizione, il centrodestra), con grande affermazione anche della Lega, mentre nel centro e collina resiste il centrosinistra. Discorso simile per +Europa di Emma Bonino.

Ma i metalmeccanici? Se sui temi come Jobs act e flat tax si evidenza una forte carica divisiva, a livello italiano il PD ha vinto solo tra i pensionati. I Cinque stelle fa il 47% tra disoccupati e casalinghe, mentre la Lega è omogenea nella sua distribuzione, ma spicca la sua presenza tra gli studenti. Ma sono i Grillini a essere primo partito in quasi tutte le fasce occupazionali.

Il voto operaio, infine, a livello nazionale si spacca tra PD e M5s (appaiati oltre quota 33%, ma con il peso dei pensionati pro dem), mentre la Lega è il primo partito del centro destra al 10%. Ma in termini di tendenza i vincitori sono grillini e Carroccio, mentre il PD crolla di oltre l'11%, come Forza Italia, ma piazzandosi alle spalle degli azzurri e diventando il quarto partito.

A livello piemontese, dove i Comuni hanno specializzazioni nei mezzi di trasporto i Cinque Stelle vanno meglio del dato regionale e superano il centrosinistra. E dove si lavora in fabbricazione di macchine è il centrodestra a spuntarla. E nei Comuni più caratterizzati dalla presenza di fabbriche (Rivoli, Collegno, Alpignano, Venaria, ma anche le altre aree della cintura, fino a Moncalieri, Santena, Nichelino), i Cinque stelle sono molto forti. E in alcuni casi anche il centrodestra, tendenza ancora più forte nelle aree produttive di altre province. E la conferma arriva anche dai dati aggregati per la cintura (PD dal 32 al 26, M5s dal 32 al 34 e centrodestra dal 21 al 32), così come nel resto del Piemonte.

Massimiliano Sciullo

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