Economia e lavoro - 20 luglio 2018, 15:30

Dal nord Africa a Torino (e ritorno) per imparare un mestiere e far crescere il proprio Paese (VIDEO)

Si è conclusa l'esperienza pilota di Mentor, il progetto che Città di Torino e Anolf Piemonte hanno organizzato insieme al Comune di Milano e altri partner per inserire 19 laureati di Marocco e Tunisia in tirocini di tre mesi presso aziende locali

Dal nord Africa a Torino (e ritorno) per imparare un mestiere e far crescere il proprio Paese (VIDEO)

No, non li hanno "aiutati a casa loro". Ma li hanno fatti venire qui, legalmente, a imparare un lavoro, fare esperienza sul campo e arricchire le proprie conoscenze per poi fare ritorno a casa, dove potranno applicarle dando una mano allo sviluppo di Paesi come Marocco e Tunisia.

Si è conclusa in questi giorni l'esperienza pilota di "Mentor", il progetto che ha visto Città di Torino e Anolf Piemonte, insieme a Agenzia Piemonte Lavoro, organizzare una serie di tirocini presso aziende locali. A beneficiarne, 19 ragazzi (dai 23 ai 28 anni) provenienti da Marocco e Tunisia: ingegneri, architetti, laureati in biotecnologie o in materie economiche. Per tutti loro, si sono aperte le porte di un'impresa torinese che per tre mesi li ha formati, li ha accompagnati lungo un cammino di apprendimento e ha fornito loro quelle competenze che ora - una volta tornati a casa - potranno mettere a frutto per avviare una propria attività. Oppure (capita anche questo) per aiutare l'azienda torinese che li ha tenuti a battesimo a sviluppare la propria internazionalizzazione verso quei territori.
Un'esperienza - quella di Mentor - che alla faccia dei distinguo e degli sguardi in cagnesco di queste ultime settimane, ha visto collaborare a stretto contatto con Torino anche la Città di Milano. In particolare, sono stati 10 i ragazzi che sono stati ospitati sotto la Mole e 9 quelli che sono andati a fare esperienza nel capoluogo lombardo.

Per quella che in Italia è una novità, in realtà in altri Paesi europei (come la Germania, tanto per fare un esempio) è un'esperienza già consolidata. Una sorta di caccia al talento straniero che appare così lontano dalle notizie di cronaca con cui ci confrontiamo tutti i giorni proprio lungo le rotte del Mediterraneo. "E' l'applicazione del cosiddetto visto di tirocinio, previsto nel testo Unico per l'immigrazione all'articolo 27 - spiega Elide Delponte, coordinatrice regionale del progetto Mentor per Anolf Piemonte - nel rispetto di una mobilità circolare, ma anche di una migrazione regolare e uno sviluppo locale".

Insomma, tre ingredienti che potrebbero avere un seguito negli anni futuri, visto che l'apprezzamento - sia da parte dei ragazzi che da quello delle aziende - è stato notevole.
In particolare, per il Comune di Torino il progetto è stato seguito dall'ufficio cooperazione internazionale e pace del gabinetto della sindaca, Chiara Appendino e a livello di Marocco e Tunisia sono coinvolti la Città di Tunisi, l'osservatorio nazionale della gioventù della Tunisia, il Ministero responsabile del marocchini residenti all'estero e degli affari migratori e l'agenzia nazionale marocchina per la promozione dell'occupazione e delle competenze.

E così, quello di stamattina, ospitato nella Sala Rossa del Comune di Torino è stato un momento di "restituzione", in cui due terzi dei ragazzi ospitati in città hanno potuto esprimere la propria soddisfazione in un italiano ormai fluente, segno tangibile di una cooperazione e di un'integrazione che è tutt'altro che utopia, se "maneggiata" nella maniera migliore.
Le candidature in partenza erano state circa 350, tra i ragazzi marocchini e tunisini. Si è arrivati al numero finale attraverso un'attenta selezione di attitudini e competenze. A queste si sono aggiunti corsi obbligatori di lingua italiana e sulla sicurezza.
Le aziende che hanno preso parte all'iniziativa sono state AI Engineering, Istituto Farmaceutico Candioli, Cedeo (settore Ict), Ferplant srl (attivo nelle fonti rinnovabili), Fieri (settore ricerca sociale), Gioara (design e lavorazioni vetro), Graziadio & c (industriale), QFA srl Quattrer (arredamento), Rimor (impiantistica industriale) e Unduo (architettura).

Massimiliano Sciullo

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