Attualità - 19 ottobre 2018, 07:20

Fondazione Agnelli: nel 2017 investiti 3,6 milioni di euro su ricerca, istruzione e solidarietá sociale

Il progetto "Italiano per studiare" dedicato agli studenti stranieri

Fondazione Agnelli: nel 2017 investiti 3,6 milioni di euro su ricerca, istruzione e solidarietá sociale

Ricerca, istruzione e solidarietá. Sono le tre grandi aree sulle quali nel 2017 la Fondazione Agnelli ha investito di piú. Ben 3,6 milioni di euro destinati a progetti a favore dell'istruzione (2,2 milioni), programmi di ricerca sul sistema scolastico e universitario (800 mila euro) e interventi di solidarietá sociale (600 mila euro).

Tanti i progetti in cantiere, a cominciare da "Eduscopio.it" (online ai primi di novembre) che punta ad aiutare le famiglie e gli studenti nella scelta della scuola superiore, confrontando la qualitá degli istituti per come formano all’università e al lavoro. Il progetto “Torino fa Scuola”, in collaborazione con Compagnia di San Paolo e Cittá di Torino, ha come obiettivo il rinnovamento delle scuole medie torinesi "Fermi" e "Pascoli", compresi gli spazi di apprendimento. E ancora il laboratorio didattico della Fondazione “Combo”, che ogni giorno, gratuitamente, propone agli studenti delle scuole primarie, medie e superiori di Torino e del Piemonte l’apprendimento di materie Stem (scienze, tecnologia, ingegneria, matematica) con l’aiuto di robot educativi, in collaborazione con Comau.

Infine i progetti sull’imprenditorialità e l’innovazione, che nel 2018 si sono concretizzati nella nascita di Sei - School of Entrepreneurship and Innovation, che offre quattro percorsi di formazione gratuiti per aiutare gli studenti universitari a trasformare in realtá le idee d’impresa. Come avviene ogni anno in occasione della presentazione del bilancio, la Fondazione ha scelto un progetto che ha un forte impatto sociale sulla cittá. Questa volta fari puntati su “Italiano per Studiare”, giunto alla nona edizione e realizzato insieme ad Asai, l'Associazione di animazione interculturale.

“Durante la scuola media - spiega il direttore della Fondazione Andrea Gavosto - numerosi ragazzi stranieri di prima e seconda generazione, compresi quelli che parlano un buon italiano, iniziano a perdere terreno, con riflessi negativi sulle carriere scolastiche e la prosecuzione degli studi. Per aiutarli a leggere e a scrivere meglio in italiano, per sostenere le loro potenzialita’, il progetto propone corsi pomeridiani di 40 ore tenuti da insegnanti specializzati. Fino a oggi siamo riusciti a coinvolgere oltre 1800 studenti di origine straniera delle scuole medie dell’area metropolitana torinese, 24 scuole ogni anno”.

Anche in questo caso aderire al progetto non costa nulla.“Continueremo a percorrere due binari paralleli e integrati - ha spiegato in una nota il presidente della Fondazione John Elkann - da un lato dati e ricerche per le politiche dell’education e dall’altro iniziative concrete per gli studenti e le scuole. Stiamo ragionando su diversi nuovi progetti, alcuni dei quali affronteranno la questione davvero importante del miglioramento della qualitá degli apprendimenti nei saperi Stem".

"Se la cultura del metodo scientifico nella società italiana è ancora cosí fragile e mal digerita, come spesso le cronache ci raccontano, non c’è altra strada se non portarla con maggiore energia ed efficacia dentro le nostre scuole, fin dai primi anni”.

Marco Panzarella

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