Altri sport - 19 giugno 2016, 09:30

Pallanuoto, Aversa si complimenta con la squadra nonostante la sconfitta

Il coach dell'Iren Torino '81 ha parlato della sconfitta subita contro la Roma ai rigori: "I ragazzi sono stati bravissimi, ma il match è stato deciso da alcuni episodi"

Pallanuoto, Aversa si complimenta con la squadra nonostante la sconfitta

Simone Aversa ha la capacità di essere sempre positivo, anche in un momento difficile come quello vissuto sabato sera, quando l’Iren Torino ’81 è stata sconfitta ai rigori dalla Roma in Gara 1 della finale playoff. Il coach dei torinesi è stato molto lucido nel dare una valutazione tecnica della partita e non è stato avaro di complimenti nei confronti della sua squadra, che ha giocato una grande partita.  

“Abbiamo giocato l’incontro proprio come l’avevamo preparato – ha esordito il coachanche se siamo stati sempre sotto, in alcuni momenti addirittura di due gol. Recuperare questo svantaggio, in questo campo e con una squadra preparata e organizzata come la loro è stata dura. Siamo sempre stati in scia e alla fine del secondo tempo, quando ci trovavamo sul 3-3, eravamo proprio nella situazione che speravamo all’inizio, perché sapevamo che avremmo dovuto reggere il loro sprint iniziale. I ragazzi mi sono piaciuti in difesa, dove ci sono stati solo alcuni errori, che ci possono stare in un match del genere. Siamo stati bravi anche offensivamente, soprattutto con l’ultima azione dopo il time out, quando abbiamo pareggiato. Purtroppo questo match si è stato deciso dagli episodi, ma i ragazzi sono stati bravissimi”.

L’atteggiamento della squadra è particolarmente piaciuto ad Aversa: “Dopo Salerno ho visto un’altra squadra come atteggiamento, quella partita ci è servita come insegnamento e oggi si è visto”. Ora la partita di Torino, nella quale mercoledì Aversa vuole portare la serie sull’1-1: “Sarà dura anche in casa, dove mi aspetto una partita tirata come quella di oggi. Noi dovremo essere ancora più determinati e sicuramente più lucidi se dovessimo trovarci nuovamente a tirare dei rigori. Va detto però che dopo dieci tiri, ci sta che alla fine ne sbagli uno. Dispiace perdere in questa maniera, ma alla fine su questo particolare loro sono stati più bravi”.

Giorgio Capodaglio

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