Un suggestivo tour serale per scoprire Torino attraverso splendidi palazzi, inediti ex - quartieri a luce rosse e luoghi della vita notturna contemporanea.
Il "TurInRouge", fanno sapere gli organizzatori è un viaggio fra storia e costume, tradizione e innovazione, sacro e profano. Il 22 luglio parte la prima corsa di un nuovo percorso turistico notturno attraverso gli ex bordelli torinesi, firmato da Bus Company.
Il giro durerà due ore, con partenza in piazza Vittorio per proseguire in corso Cairoli, corso Massimo, Piazza Palazzo di Città, corso San Maurizio, corso Regina Margherita - dove all’«Hotel dei pittori» ci sarà uno spettacolo di burlesque - per concludersi in piazza Vittorio.
Liberamente ispirato al libro «Bordelli torinesi» dello scrittore e antropologo Massimo Centini, sarà un percorso inedito, con aneddoti goliardici ma anche feroci sulla vita delle prostitute, chiamate «pensionanti».Il tour racconta una Torino tra l’800 e il ’900, quando i bordelli legali erano una quindicina, e quelli illegali almeno il doppio.
In corso Raffaello 9, ad esempio, c’era una «maison» frequentata dall’alta borghesia. C’erano appena otto prostitute (perché più il luogo era prestigioso, e più le donne erano belle e in minore quantità), e i clienti potevano soddisfare alcune perversioni, come avere rapporti sessuali con due donne o più uomini.
Si poteva sorseggiare del vino in camera, ordinare dei piatti, ed avere incontri più lunghi di sei minuti con le prostitute. In via Conte Verde 11, invece, c’erano le case di tolleranza per il popolo: costavano meno, e i clienti si dovevano accontentare di donne meno affascinanti, con qualche chilo e anni in più delle loro college d’alto rango.
Del tour (costo 29 euro) sono in programma il 22, il 30 luglio e il 6 agosto, con partenza alle 20,30 da Piazza Vittorio. Riprenderanno poi in autunno, sempre con la collaborazione della compagnia teatrale Mal Dei Fiori Neoarcheoteatro, che darà voce, corpo e anima alle vere protagoniste, le «signorine», ispirandosi alla vita di alcune di loro.
Come la napoletana Iris, meretrice decaduta che si ritrovò a lavorare nelle squallide case di via Conte Verde, e di Yvette, la sifilitica. Uno spaccato di storia e costume tra sacro e profano, miseria e nobiltà