Volley - 23 agosto 2016, 07:31

Volley, Serie A2 - Lilliput Settimo, il ds Capucchio non ha dubbi: "Dimostreremo di valere la Serie A2"

Il direttore sportivo della società settimese, ripescata in Serie A2, vuole vivere una stagione diversa: "Lo scorso anno siamo retrocessi perché sia noi come società sia le giocatrice non avevamo esperienza; ora faremo tesoro dei nostri errori"

Marcello Capucchio (facebook)

Marcello Capucchio (facebook)

Dalla delusione per la retrocessione al ripescaggio in Serie A2, campionato da affrontare quest'anno con ancora maggiori stimoli, per dimostrare di valere la categoria e prendersi una rivincita dopo una stagione deludente. La Lilliput Settimo ha intenzione di affrontare il nuovo campionato di Serie A2 per restare nella categoria e togliersi quelle soddisfazioni che non sono arrivate lo scorso anno. Per sentire come all’interno della società si stia approcciando alla nuova stagione abbiamo intervista Marcello Capucchio, direttore sportivo della squadra settimese.  

Buongiorno Capucchio. Avete cambiato molto nel corso dell’estate: quali sono i vostri obiettivi in vista della nuova stagione?
«Vogliamo disputare un buon campionato, con l’obiettivo di non soffrire come accaduto invece lo scorso anno. Dobbiamo dimostrare che in questa categoria ci possiamo anche restare e fare bene. Certo, non vogliamo fare il passo più lungo della gamba, ma sicuramente vogliamo fare un campionato decisamente migliore rispetto all’ultimo».  

Cos’è successo lo scorso anno?
«È stata un’annata particolare, perché ci eravamo abituati troppo bene in passato e invece abbiamo trovato una categoria molto difficile. Abbiamo sicuramente pagato l’inesperienza in Serie A2. Parlando con i dirigenti di altre società, anche loro mi hanno spiegato quanto il primo anno di A si paghi dal punto di vista dell’esperienza sia societaria sia tecnica. Noi avevamo puntato su atlete che per la maggior parte non avevano ma disputato questa categoria. Anche per la società cambia proprio tutto, ci sono nuove problematiche anche nell’organizzazione delle trasferte e non siamo stati abbastanza bravi a rimediare a queste insidie, pure se abbiamo venduto cara la pelle fino alla fine. Ora abbiamo compreso abbastanza di questa categoria e faremo tesoro dei nostri errori».  

Avete avuto chiaro fin dall’inizio che avreste avuto l’occasione di essere ripescati in A2?
«Tutti gli anni per una serie problematiche finanziarie ci sono delle società che purtroppo non possono iscriversi e quindi arrivano sempre alcuni ripescaggi. Facendo parte dell’ambiente sapevamo che c’erano alcune società in difficoltà. Noi non facevamo il tifo perché non si iscrivessero, sia chiaro, ma ovviamente avevamo le orecchie dritte per capire se potevamo avere l’opportunità di essere ripescati, perché avevamo disputato una stagione troppo brutta per essere vera e avevamo intenzione di riprovare a stare in questa categoria. Del ripescaggio l’abbiamo saputo soltanto all’ultimo, perché nel corso dell’estate si sono susseguite le voci più diverse. Anche se dei sentori c’erano, la certezza l’abbiamo avuta soltanto a inizio luglio».  

Il mercato è partito soltanto a quel punto?
«No, perché cinque ragazze della squadra dello scorso anno avevano accettato di restare con noi anche in caso di B1 se avessimo fatto un campionato di un certo tipo. A queste si è poi subito sommata la palleggiatrice Maria Luisa Cumino, che aveva accettato la nostra proposta quando ancora non si conosceva l’esito del ripescaggio. Da quel momento in avanti ci siamo mossi con il resto della squadra, intavolando diverse trattative che erano però legate a un nostro eventuale ripescaggio in A2. Alcune ragazze hanno aspettato e sono state ufficializzate, altre non hanno avuto la pazienza di attendere e si sono accasate altrove».  

Avete anche cambiato coach: cosa vi aspettate da Maurizio Venco, che lo scorso anno ha ottenuto la promozione dalla B1 all’A2 con Mondovì?
«Mi aspetto che continui a fare bene come negli anni precedenti perché io voglio cancellare quello che ci è successo nella passata stagione. Confido nel fatto che lui abbia voglia di godersi una categoria che ha conquistato sul campo con Mondovì e di apprendere tanto da questa sua nuova avventura in un campionato nel quale è esordiente. Mi aspetto che faccia bene, perché è stato la nostra prima opzione e siamo contenti abbia sposato la nostra causa».  

Se la sente di dire ai vostri tifosi che vedranno una Lilliput Settimo degna dell’A2?
«Si, assolutamente sarà una Lilliput Settimo da A2».

 

Giorgio Capodaglio

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