Provincia - 19 settembre 2016, 17:37

La Conferenza dei presidenti dei Consigli regionali approva un ordine del giorno su cure domiciliari e Lea

Accogliendo la proposta avanzata dal presidente dell’Assemblea legislativa piemontese Mauro Laus

La Conferenza dei presidenti dei Consigli regionali approva un ordine del giorno su cure domiciliari e Lea

La Conferenza dei presidenti dei Consigli regionali, accogliendo la proposta avanzata dal presidente dell’Assemblea legislativa piemontese Mauro Laus, ha approvato un ordine del giorno affinché il Governo inserisca nei nuovi Livelli essenziali di assistenza sanitaria (Lea) il riconoscimento delle prestazioni fornite in modo informale volontariamente dai familiari, prevedendo un contributo forfetario per tali prestazioni rese 24 ore su 24.

Così si era pronunciata l’Aula, su una mozione che aveva come primo firmatario proprio il presidente Laus, approvata all’unanimità lo scorso 6 settembre. La questione è stata ripresa quindi dalla Conferenza dei presidenti delle Assemblee, che nella seduta del 19 settembre ha inteso ribadire il concetto, accogliendo la proposta avanzata dal Piemonte.

Esprimiamo soddisfazione perché è stata accolta la proposta avanzata all’unanimità dalla nostra regione - dichiara il presidente Laus -. In attesa del parere delle Commissioni parlamentari sull’argomento, ci aspettiamo ora che deputati e senatori facciano la propria parte”.

Il documento invita il Parlamento italiano e le Commissioni parlamentari competenti a intervenire con urgenza “affinché nello schema di decreto del presidente del Consiglio dei Ministri sui nuovi Lea siano riconosciute anche le prestazioni fornite in modo informale volontariamente dai familiari prevedendo altresì un contributo forfetario per tali prestazioni rese 24 ore su 24; affinché sia prevista, nella parte dedicata alla valutazione multidimensionale che consente la presa in carico della persona e la definizione del Progetto di assistenza individuale (Pai) sociosanitario integrato, un’integrazione” secondo la quale “l’intervento suddetto può essere richiesto per accertamenti e approfondimenti, ma non può negare le cure, né ritardarle in quanto in tutti i casi le esigenze sanitarie e sociosanitarie delle persone non autosufficienti sono indifferibili in relazione ai loro quadri clinici e patologici”.

C.S.

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