#Siamoinattesa: è questo lo slogan che ha animato il fertility fake, un'evidente parodia del fertility day lanciato dalla ministra Lorenzin nei giorni precedenti.
Il ritrovo in piazza Carlo Alberto, a Torino, ha raccolto mamme, figli e padri di famiglia, giovani d'ogni età che hanno rivendicato il diritto a sentirsi liberi, liberi di fare o meno dei figli, di avere un lavoro e di frequentare chi ritengono più opportuno.
"Siamo in attesa, perché prima di imporci qualcosa lo stato deve garantirci le condizioni di poterlo portare a termine. Ho quarant'anni e due figli, ho perso il lavoro quando sono rimasta incinta del più grande. Paradossale no?", racconta una mamma, che oltre ad essere madre è innanzitutto una donna, e come tale padrona e responsabile del proprio corpo e del proprio utero. "Vogliamo sentirci liberi di desiderarlo un figlio, aspettarlo ed amarlo come merita, non di stamparlo come fosse una fotocopia."
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