Economia e lavoro - 22 settembre 2016, 06:00

A cena in carcere: al ristorante gourmet "Liberamensa" chef e camerieri sono i detenuti

In via Milano 2 verrà inaugurato a breve "Freedom", negozio dove verranno venduti prodotti e servizi realizzati dalle imprese attive in carcere

A cena in carcere: al ristorante gourmet "Liberamensa" chef e camerieri sono i detenuti

La cucina come forma di evasione e riscatto dal carcere. L’amministrazione Penitenziaria di Torino parteciperà all’edizione 2016 di “Terra Madre Salone del Gusto” con uno stand, dove sarà possibile scoprire i prodotti enogastronomici di eccellenza che vengono realizzati nelle carceri di tutta Italia.

Venerdì, all’interno della Casa Circondariale “Lorusso e Cotugno”, verrà invece inaugurato il ristorante “Liberamensa”. I detenuti sono coinvolti in ogni fase, dalla preparazione del cibo al servizio ai tavoli. Destinato nella pausa pranzo agli agenti e a tutti coloro che lavorano nel penitenziario, di sera sarà aperto al pubblio, Un’occasione per “chi sta fuori” di prendere maggiore consapevolezza di cosa può esserci “dentro” e contemporaneamente la possibilità, per chi “dentro”ci deve stare, di una reale opportunità formativa e lavorativa. Venerdì lo spazio verrà inaugurato alla presenza dello chef stellato Salvatore Toscano e con la collaborazione di alcuni detenuti che frequentano l’Alberghiero “G. Donadio” di Dronero nel carcere di Cuneo.

A breve verrà poi inaugurato in via Milano 2, di fronte a Palazzo di città, Freedom. All’interno del negozio verranno venduti prodotti e servizi realizzati dalle imprese attive in carcere. Uno spazio pensato come un luogo di passaggio, che diffonderà la storia e la commercializzazione dei prodotti realizzati nelle aree detentive.

Cinzia Gatti

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