Eventi - 01 ottobre 2016, 11:16

Domenica incontri, appuntamenti e lezioni per la chiusura di "Torino Spiritualità"

Michela Murgia e Marinella Perroni si interrogano sulla via per trovare un buon “pastore”, Vittorio Sgarbi racconta la presenza degli animali nell’arte dal medioevo all’Ottocento e Antonella Delli Gatti e Davide Giglio leggono Brani di carne, stralci letterari di compassione

Domenica incontri, appuntamenti e lezioni per la chiusura di "Torino Spiritualità"

Torino Spiritualità chiude la sua 12. edizione con un’ultima giornata colma di appuntamenti, lezioni, spettacoli, dialoghi e meditazioni dedicati a D’istinti animali.

Domani, domenica 2 ottobre, Michela Murgia e Marinella Perroni aprono la giornata chiedendosi quale sia la via migliore per scegliere un maestro, come le pecore anche l’uomo infatti ha bisogno di un suo pastore (ore 10.30, Teatro Carignano, Ciclo Guardate gli uccelli del cielo). Da una metafora biblica a un’ipotesi surreale: cosa accadrebbe se non ci fossero più animali sulle nostre tavole, nei laboratori di ricerca, nei circhi e negli zoo? Fabrizio Benedetti e Leonardo Caffo insieme a Mauretta Capuano riflettono sulla scala delle priorità (ore 11, Teatro Gobetti). Ma per quanto l’uomo abbia infierito sulla natura selvaggia, continua a non poterne fare a meno: Franco Brevini, Tiziano Fratus e Leonardo Bizzaro parlano di wilderness ed eden (ore 11.30, GAM Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea).

Il pomeriggio inizia con un incontro sul ruolo degli animali nella cultura nipponica, Antonietta Pastore e Susanna Tartaro ne raccontano la storia dagli antichi componimenti dei monaci viaggiatori ai manga contemporanei (ore 15, il Circolo dei lettori, Sala Grande). Nei comporta­menti animali crediamo spesso di riconoscere le nostre stesse emozioni, ne parla il neurologo Giorgio Vallortigara a partire dall’ingannevole sorriso del delfino (ore 15.30, Teatro Gobetti). Vittoria Baruffaldi e Marco Filoni parlano di bambini e animali e del rapporto speciale che li lega (ore 15.30, il Circolo dei lettori, Sala Gioco), mentre Vittorio Sgarbi attraversa la pittura italiana dal Medioevo all’Ottocento in una panoramica di artisti che hanno fissato su tela la vita animale (ore 16, Aula Magna della Cavallerizza Reale). Il pomeriggio prosegue parlando di storie di ferocia e di amore, di vicende d’uomini e di animali con Gabriella Caramore, Maurizio Ciampa e Pietro Del Re (ore 16, Chiesa di San Giuseppe). Francesco Cavalli-Sforza e Vito Mancuso riflettono sul confine che separa gli altri primati dall’uomo (ore 17.30, Teatro Carignano, con il contributo di Giubileo per la cultura), mentre Silvia Ronchey ripercorre le pagine del celebre psicanalista James Hillman per sondare il miste­ro degli animali che popolano i nostri sogni (ore 18, Teatro Gobetti). Dalla sfera onirica si passa a quella ultraterrena: Stefano Allovio, Enrico Comba e Gaetano Mangiameli affrontano un’indagine sul ruolo degli animali nel rapporto con l’aldilà nelle diverse culture, dalla spiritualità africana allo sciamanismo dei nativi americani (ore 18, il Circolo dei lettori, Sala Gioco).

In chiusura del festival, il recital Brani di carne e un po’di compassione. Brani perché stralci letterari, brani come lembi strappati a un corpo di uomo o di animale, Antonella Delli Gatti (TeatroContesto) e Davide Giglio (Piccola Compagnia della Magnolia) danno voce alle pagine di tanti scrittori, da Curzio Malaparte a Joseph Roth, da Victor Hugo a Rosa Luxemburg (ore 19, Circolo dei lettori, Sala Grande, live painting di Stefano Giorgi e musica di Giulio Berutto).

c.s.

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