Attualità - 23 ottobre 2016, 07:30

Alla scoperta dei cimiteri islamico ed ebraico a Torino

Vicini alla ricorrenza di Ognissanti, vi proponiamo un approfondimento sui cimiteri di altre fedi

Alla scoperta dei cimiteri islamico ed ebraico a Torino

Vicini alla ricorrenza del giorno di Ognissanti, il primo novembre, vi proponiamo un approfondimento sui cimiteri dedicati ad altre fedi religiose nella città di Torino.

Cimitero islamico

All’interno del Cimitero Parco, il secondo grande cimitero di Torino, inaugurato nel 1972, è presente l’area (di circa 600mq) dedicata alle sepolture della comunità islamica.

Come ogni religione, l’Islam ha il proprio rito funebre, che consiste nel deporre il defunto, prima della sepoltura, su una barella per il rito del ghusl (il lavaggio della salma), per poi essere avvolto in un sudario e trasportato al cimitero.

Per rispettare tale rito, la comunità islamica torinese prende accordi direttamente con le aziende ospedaliere.

Il Comune di Torino -  nei casi in cui sia coinvolto l’obitorio della Città – opera comunque in modo tale che sia permesso lo svolgimento dei riti secondo le usanze di tutte le comunità religiose presenti.

È sempre a Torino che nel 2007 nacque la prima agenzia funebre in tutta Italia rivolta ai soli musulmani – per rispondere a quelle esigenze di immigrati musulmani, provenienti soprattutto del Maghreb, che sono presenti stabilmente in Piemonte.

A Torino, i musulmani sono circa 45mila, il 40 per cento dei quali ha cittadinanza italiana.

Cimitero ebraico

La comunità ebraica ha invece sei aree dedicate all’interno del Cimitero Monumentale di Torino, la più antica delle quali risale al 1867.

Il cimitero ebraico torinese non è stato sempre al Monumentale ma si è spostato all’interno della città di Torino nel corso dei secoli: da Via Santa Teresa angolo Via San Tommaso – presenza attestata nel 1424 –, a Via Arsenale angolo Via Arcivescovado – considerato a tutti gli effetti il primo cimitero israelitico di Torino, risalente al 1551, quando il duca Carlo II di Savoia concesse agli ebrei di adibire a cimitero quell’area – , a Corso Matteotti – quando il cimitero presso via Arcivescovado fu sostituito da una fonderia per le artiglierie,  a Via delle Rosine – nei pressi del ghetto, dove rimase fino al 1772 per poi essere trasferito in Vanchiglia.

La comunità ebraica di Torino è la più importante del Piemonte e la quarta in Italia.

Giulia Maccagli

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