Politica - 26 ottobre 2016, 16:30

Torino, spunta l'ipotesi falso in bilancio nell'inchiesta sui conti del Comune

E' la nuova doppia ipotesi di reato che finanza e procura potrebbero vagliare nel lavorare all'indagine sui disallineamenti tra conti del Comune di Torino ed alcune sue partecipate

Torino, spunta l'ipotesi falso in bilancio nell'inchiesta sui conti del Comune

Falso in atto pubblico ma anche falso in bilancio. E' la nuova, doppia ipotesi di reato che finanza e procura potrebbero vagliare nel lavorare all'indagine sui disallineamenti, che ammonterebbero a 50 milioni di euro, tra conti del Comune di Torino ed alcune sue partecipate, come Gtt e Infra.to.

Se davvero, com'era trapelato da alcune indiscrezioni che forse troveranno conferma in alcune testimonianze, che sarebbe esistito un patto tra amministratori della Città e vertici delle sue controllate, per il quale per anni, nonostante il contrarsi e il perdurare di pesanti debiti mai saldati dalla Città a Gtt e Infra.to, tutti i "buchi" sarebbero stati occulati, allora avrebbe senso indagare su due reati. Il falso in atto pubblico, illecito contestabile a chi gestì il bilancio della Città, e falso in bilancio, reato addebitabile invece alle società partecipate. In procura è stato formato un gruppo di lavoro coordinato da due aggiunti: Andrea Beconi, titolare dei reati contro la Pubblica amministrazione e Ciro Santoriello, a capo degli illeciti dell'Economia. Marco Gianoglio, il pm che ha ottenuto nelle settimane scorse la condanna di Salvatore e Jonella Ligresti per il falso in bilancio di Fonsai, affiancherà  i due aggiunti.

E' probabile quindi, se questa tesi venisse ritenuta attendibile, che vengano acquisiti anche i documenti finanziari degli anni precedenti al 2015.

Elisa Sola

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