Prosegue fino a sabato 29 ottobre, presso l’Aula Magna del Rettorato (Via Verdi 8) e l’Aula Magna della Cavallerizza Reale (Via Verdi 9), il Convegno internazionale dal titolo "L'immagine di me voglio che sia", nell’ambito delle iniziative per il primo centenario della morte di Guido Gozzano (1916-2016).
Studiosi di Gozzano, poeti e traduttori discutono degli studi più avanzati dedicati allo scrittore, mettendo in luce la sua dimensione internazionale troppo spesso dimenticata, e presentano iniziative destinate a durare al di là del centenario. Prima fra tutte, l’edizione dell’Epistolario di Gozzano - con le lettere a familiari, amici, scrittori, personalità della cultura dell’epoca - disperse finora su riviste e in volumi miscellanei, oltre a materiali inediti.
Il convegno rientra nelle iniziative organizzate dal Centro Studi “Guido Gozzano-Cesare Pavese”, con la collaborazione di altre realtà culturali torinesi, in occasione del primo centenario della morte di Guido Gozzano (1916-2016) per raccontare la sua attività di poeta, scrittore di viaggio, autore di novelle, di prose torinesi e di fiabe, di saggi sulla fotografia e sul cinema, di una sceneggiatura cinematografica.
“Il primo centenario della morte di Guido Gozzano (1916-2016) vuole essere un momento di confronto e di svolta sulla figura dell’autore – dichiara la direttrice del Centro Studi “Guido Gozzano-Cesare Pavese” Mariarosa Masoero -, troppo spesso ancora oggi considerato un poeta provinciale e per nulla internazionale e restituendogli quel fondamentale ruolo esercitato nell’ambito della poesia del Novecento, e non soltanto italiana.”