A Torino, nel 2017, nessuna mostra dedicata al futurismo. A sollevare il tema in consiglio comunale l'esponente della Lega Nord Fabrizio Ricca. L’assessore alla cultura Francesca Leon ha spiegato che era stata proposta come sede per l’esposizione Palazzo Chiablese. Un’idea che non sarebbe piaciuta agli organizzatori, che avrebbero preferito Rivoli o Gam.
“E’ vero”, ha replicato Ricca, “che la proposta della mostra è arrivata ai Musei Reali nel febbraio del 2016, ma è altrettanto vero che la via crucis dei curatori è iniziata nel 2015. Prima con una presentazione al Ministro Franceschini nell’Aprile 2015, quindi con un incontro con il Presidente del Consiglio Regionale Mario Laus il 19 novembre 2015, poi due incontri con l’Assessore Braccialarghe l’11 e 25 febbraio 2016, e infine un incontro con il Sindaco Fassino il 29 febbraio 2016”.
“I curatori”, continua l’esponente leghista, “sono stati illusi e tenuti occupati con richieste “urgenti” di integrazioni al progetto, per poi scoprire che la Dott.ssa Pagella avrebbe dato una risposta solo dopo le elezioni, il 21 giugno. Fino ad ottobre non hanno sentito nulla, per poi ricevere la notizia che la Dott.ssa Pagella ha cambiato idea. Quindi oltre ai mesi persi da febbraio a giugno, c’è stato anche un periodo morto da giugno ad ottobre 2016”.
L’esposizione avrebbe dovuto valorizzare Torino e le sue periferie. Il capoluogo piemontese ha infatti un rapporto forte con il futurismo: in via Bava il torinese Giacomo Balla e Fortunato Depero sottoscrissero il manifesto della Ricostruzione Futurista dell’universo.
“L’unica cosa che posso immaginare è che la responsabilità non sia sua, ma del Sindaco Giordana e Appendino che in teoria dovrebbero occuparsi di cultura ed eventi culturali (che non rientrano in effetti tra le sue deleghe, forse per mancanza di fiducia nelle sue competenze in materia). Però posso capire che non se ne siano interessati, visto che loro invece di promuoverle, le mostre, sono molto impegnati a liquidarle e a chiuderle”, ha concluso Ricca.