Attualità - 09 novembre 2016, 16:02

Dimensionamento scolastico: approvato dal Consiglio l'atto di indirizzo della Giunta Regionale sulla programmazione della rete per il 2017/18

L’assessora all’Istruzione ha ricordato che il piano risponde all’obiettivo di aumentare l’efficacia e l’efficienza della rete scolastica, tenendo conto dell’articolazione geografica del territorio e confermando l’istituto comprensivo come modello prioritario nell’organizzazione della rete scolastica

Dimensionamento scolastico: approvato dal Consiglio l'atto di indirizzo della Giunta Regionale sulla programmazione della rete per il 2017/18

Il Consiglio regionale ha dato il via libera, durante la seduta odierna, all’atto di indirizzo della giunta sulla programmazione della rete scolastica per l’anno 2017-18. Il documento, presentato in aula dall’assessora all’Istruzione della Regione Piemonte, riafferma il criterio di “verticalizzazione” nell’organizzazione della rete, e stabilisce che l’azione di dimensionamento debba consentire il mantenimento della media di 950 alunni per istituto, fissata lo scorso anno, senza determinare un incremento nel numero di autonomie attive, a livello provinciale, rispetto a quelle dell’anno 2016/2017.

L’assessora all’Istruzione ha ricordato che il piano risponde, come negli anni scorsi, all’obiettivo di aumentare l’efficacia e l’efficienza della rete scolastica, tenendo conto dell’articolazione geografica del territorio e confermando l’istituto comprensivo come modello prioritario nell’organizzazione della rete scolastica. Un modello, ha ancora sottolineato l’assessora, che assicura una composizione degli alunni più equilibrata e omogenea e garantisce continuità educativa e integrazione di competenze ed esperienze tra i docenti dei vari gradi.

Il Quadro attuale. Nell’a.s. 2016/17 la rete scolastica piemontese è complessivamente formata da circa 4.300 sedi, di cui il 19% appartenenti alla scuola paritaria; il servizio statale è gestito da 567 istituzioni scolastiche autonome, di cui 12 Centri Provinciali per l’Istruzione degli Adulti (CPIA). Le autonomie riferite al primo ciclo di istruzione rappresentano il 68% dell’offerta totale, di queste circa il 20% è ancora caratterizzato dal modello cosiddetto “orizzontale” (direzioni didattiche e Istituti secondari di I grado separati tra di loro). Si ritiene invece necessario, anche per i prossimi anni scolastici, rafforzare il superamento di questa concezione, a favore degli Istituti Comprensivi, composti da scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di I grado, in coerenza con le innovazioni introdotte dalla legge La Buona Scuola, e attuando un progetto che ha come caratteristiche basilari la continuità educativa, l’integrazione di competenze ed esperienze tra i docenti di vario grado e il superamento di tutte le situazioni di sottodimensionamento (in cui sia il dirigente scolastico sia il direttore dei servizi scolastici e amministrativi sono reggenti).

Criteri anno scolastico 2017-2018:

Dimensionamento Autonomie scolastiche - privilegiare gli accorpamenti.

Come per l’anno scolastico in corso, l’indicazione è quella di privilegiare gli accorpamenti nei confronti delle scuole che presentano parametri inferiori alla normativa vigente, con l’obiettivo di consentire una gestione organizzativa e didattica delle scuole ottimali. L’azione di dimensionamento deve quindi consentire il mantenimento della media regionale di 950 alunni per istituto, e non deve determinare a livello provinciale un incremento rispetto al numero di autonomie attive nell’a.s. 2017/18 .

Nelle autonomie formate da scuole secondarie di II grado (II ciclo), l’aggregazione fra istituti dovrà essere attuata tenendo conto dell’offerta formativa degli stessi, del trend delle iscrizioni nel triennio precedente e delle previsioni del biennio successivo, nonché degli spazi disponibili, favorendo l’ottimale utilizzo degli edifici e dei locali.

Confermati i criteri per i Punti di erogazione del servizio. Per “punti di erogazione del servizio” si intendono i plessi della scuola dell’infanzia, i plessi della scuola primaria, le succursali e le sezioni staccate di scuola secondaria di I grado, le scuole coordinate, le succursali, le sezioni staccate e le sezioni annesse o aggregate della scuola secondaria di II grado. I parametri per la riorganizzazione dei punti di erogazione del servizio rimangono i seguenti anche per l’a.s.2017/18:

-         i plessi di scuola dell’infanzia dovranno essere costituiti con almeno 20 bambini;

-         i plessi di scuola primaria da almeno 35 alunni, con un corso completo; nei centri urbani a più alta densità demografica è richiesta la presenza di almeno 2 corsi completi

-         le succursali e le sezioni staccate di scuola secondaria di 1° grado dovranno essere costituite, dove le condizioni socio-economico-territoriali lo consentono, in presenza di almeno 40 alunni,

-         nelle scuole secondarie di 2° grado le scuole coordinate, le succursali, le sezioni staccate, le sezioni annesse o aggregate nonché gli indirizzi di studio funzionanti nella medesima sede scolastica sono costituite con la previsione di un corso quinquennale;

-         possono essere mantenuti attivi i plessi già funzionanti siti in comuni montani e in  comuni marginali: di scuola dell’infanzia costituiti con almeno 10 bambini; di scuola primaria costituiti con almeno una classe di 10 bambini o una pluriclasse con minimo di 8 e massimo di 18 alunni; le sezioni staccate di scuola secondaria di 1° grado  costituite con almeno 20 alunni.

Scuole dell’infanzia-nuove sezioni. L’istituzione di nuove sezioni di scuola dell’infanzia verrà autorizzata dalla Regione successivamente alla scadenza per le iscrizioni all’a.s. 2017/18, sulla base delle richieste che verranno presentate dai Comuni, tenendo conto delle seguenti priorità di intervento:

1.      autorizzazione di sezioni a seguito di soppressione del servizio pubblico (di norma sarà autorizzato un numero corrispondente a quello del plesso soppresso) presso punti di erogazione del servizio di scuola dell’infanzia autorizzati nel Piano di dimensionamento della rete scolastica a.s. 2017/18 o già funzionanti;

2.      autorizzazione al completamento orario di sezioni già funzionanti a tempo ridotto negli anni scolastici precedenti;

3.      autorizzazione di sezioni aggiuntive presso punti di erogazione del servizio già funzionanti.

Secondo ciclo di istruzione (scuole superiori): per rispondere alle esigenze dell’utenza e del mondo produttivo con la conseguente eliminazione di sovrapposizione di alcuni percorsi formativi,  il documento indica la necessità di definire sul territorio una rete di servizi scolastici più efficace ed efficiente e progettare una distribuzione più equilibrata delle tipologie e degli indirizzi di scuola secondaria di II grado. La programmazione dell’offerta formativa per l’anno scolastico 2017/18 dovrà essere improntata ai principi di efficienza ed efficacia della distribuzione territoriale dell’offerta e al contrasto della dispersione scolastica; dovrà inoltre consentire e favorire opportunità di realizzare esperienze di alternanza scuola-lavoro e di interazione con il sistema formativo, il mondo del lavoro, il sistema dell’università e della ricerca. Al fine di consentire la qualità della didattica e il pieno rispetto della sicurezza, l’offerta proposta dovrà conciliarsi, per l’intero percorso, con le strutture, le risorse strumentali (aule e laboratori) e le attrezzature esistenti o disponibili. Eventuali nuovi percorsi e indirizzi per l’anno scolastico 2017/2018 dovranno essere richiesti per singola sede, stessa regola per le articolazioni degli Istituti Tecnici e Professionali.

Centri per l’Istruzione per gli Adulti (CPIA) 

I Piani provinciali e della Città metropolitana potranno prevedere una revisione dell’articolazione dei 12 CPIA  attivi in Piemonte limitatamente ai punti di erogazione del servizio individuati come stabili e consolidati nel tempo. Questa revisione dovrà avere come finalità il rafforzamento sul territorio dell’assetto organizzativo dell’istruzione degli adulti. 

I tempi

Entro il 25 novembre 2016 le Province e la Città metropolitana devono trasmettere alla Regione i propri piani di dimensionamento e dell’offerta formativa, in modo da consentire alla Regione di approvare il piano regionale entro il 31 dicembre 20

c.s.

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A MARZO?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare 2024" su Spreaker.
SU