"Dopo oltre 10 anni di indifferenza da parte delle amministrazioni che ci hanno preceduto e nonostante le innumerevoli segnalazioni dei cittadini, a seguito delle analisi dell'Arpa, è stato riconosciuto il disastro ambientale nella zona delle baraccopoli di via Germagnano”. A dirlo è il capogruppo del M5S Alberto Unia, che commenta il sequestro, disposto dal gip di Torino, del campo rom, situato a nord vicino alla discarica. Il provvedimento, immediatamente esecutivo, è stata richiesto dal sostituto procuratore Andrea Padalino, che ha indagato cento nomadi per invasione di terreni e disastro doloso. I rom, accendendo roghi per smaltire sostanze pericolose e rifiuti illeciti, hanno infatti, secondo l'accusa, alterato notevolmente la presenza di zinco, stagno e piombo nel terreno.
“Come emerso già nella commissione comunale sull'ambiente di ieri”, prosegue l’esponente pentastellato, “il nostro impegno per accelerare il processo di analisi della situazione e individuazione delle soluzioni è iniziato fin dai primi giorni del nostro insediamento in Comune”. “La prossima settimana, è stato organizzato un incontro del "comitato provinciale per la sicurezza" composto da Sindaca, Prefetto, Comando Provinciale dei Carabinieri, Guardia di Finanza, Corpo Forestale e Comandante della Polizia Municipale, per fare il punto della situazione alla luce degli ultimi fatti emersi”.
“Il Gruppo Consiliare del Movimento 5 Stelle richiede con forza al governo misure e fondi straordinari per sanare la situazione in modo definitivo e sono certo che il Prefetto non sarà insensibile al nostro appello. Come già dichiarato ieri la soluzione non è semplice, ma utilizzeremo tutti gli strumenti necessari per risolvere questo problema dannoso per la salute di tutti i cittadini, inclusi gli abitanti delle baraccopoli stesse", conclude Unia.
"Dopo la messa sotto sequestro del campo rom di via Germagnano”, commenta il consigliere della Lega Nord Fabrizio Ricca, “il tempo e le scuse sono finite. I rischi per la salute pubblica sono ormai palesi e non c’è più un secondo da perdere, non si possono aspettare i quattro anni che l’amministrazione prevede ma bisogna agire subito”.
“La liberazione di quell’area è una questione di prioritaria importanza e chiediamo al Sindaco un’azione entro Natale così per iniziare il prima possibile i lavori di bonifica ambientale. Appendino a questo punto o interviene o interviene.”, conclude l’esponente leghista.