E’ partita ieri mattina da Torino la Carovana delle Arance Frigie, che percorrerà l’Italia per incontrare i produttori delle arance del Carnevale di Ivrea, conoscendo le attività di produzione sostenibile che lottano quotidianamente lo sfruttamento del lavoro nei campi.
Il Progetto del “Protocollo Arance Frigie” è nato nel 2015 dalla Fondazione Benvenuti in Italia e Libera Piemonte, in associazione con il Comune d’Ivrea, la Fondazione dello Storico Carnevale e l’Associazione degli Aranceri, con l’obiettivo di rendere trasparenti i dati relativi alla produzione, raccolta, trasporto e commercializzazione delle arance usate nella tradizionale battaglia del Carnevale d’Ivrea.
Un protocollo, dunque, che mira alla tutela di un evento folkloristico piemontese famoso a livello nazionale, assicurando al tempo stesso il rispetto di principi di legalità e dignità dei lavoratori.
Il Sindaco di Ivrea, Carlo Della Pepa, disse sul protocollo al momento della firma: “la Città di Ivrea ha fortemente voluto la realizzazione di questo protocollo che parte da un lavoro che già era stato fatto con la Fondazione Benvenuti in Italia, per andare a rintracciare i luoghi di provenienza delle arance e per andare anche a giustificare quello che viene un po’ rinfacciato alla città di Ivrea che si sprecano quintali e quintali di arance.”
Il percorso della Carovana delle Arance Frigie iniziò qualche anno fa con Yvan Sagnet, uno scrittore ed attivista contro lo sfruttamento dei lavoratori, che si era interessato al fenomeno del caporalato – piaga che tocca l’intera penisola italiana e che riguarda diversi livelli, quali lo sfruttamento bracciantile, la schiavizzazione sessuale, la mancanza di tutele lavorative.
Solo di recente – precisamente il 18 ottobre –, la Camera dei deputati ha approvato in linea definitiva il disegno di legge contro il caporalato, che, tra le varie cose, estende responsabilità e sanzioni anche agli imprenditori che fanno ricorso allo sfruttamento del lavoro.