Oggi ho interrogato l'assessore Saitta sul trasferimento delle attività dell'ospedale Oftalmico presso la Città della salute e della scienza di Torino e il San Giovanni Bosco.
In data 9 novembre abbiamo infatti appreso dagli organi di informazione (l'assessore Saitta come al solito preferisce comunicare con i giornali e non con i Consiglieri presso la commissione competente) l'avvio dei lavori di ristrutturazione al secondo piano dell'ospedale San Lazzaro (Città della Salute), i locali furono danneggiati alcuni anni fa da un incendio e da allora sono rimasti inutilizzati. Ben 400 metri quadrati che ospiteranno10 ambulatori, la segreteria e l'accettazione. Uno spreco bello e buono visto che l'attuale sede dell'Oftalmico è stata oggetto di consistenti e ripetuti investimenti di ristrutturazione (oltre 30) l'ultimo solo nel 2014.
I locali del San Lazzaro sono invece da rifare completamente: impianti elettrici, condotte, infissi, bagni ecc. Costo dell'operazione: 500 mila euro. Pochi per interventi così radicali. Le cose sono due: o i costi sono destinati a salire vertiginosamente oppure Saitta non sa di cosa parla. Effettueremo l'accesso agli atti sui bandi di gara per fare piena chiarezza su questi lavori che dovevano essere di manutenzione ordinaria e non straordinaria come invece si sta profilando.
L'assessore ha infine riferito che il termine è previsto entro il 31 marzo del 2017. Quindi da aprile inizierà il trasloco e lo smembramento di questo polo d'eccellenza dell'oculistica regionale. Si conclude così la lunga storia dell'Oftalmico che ha superato indenne due conflitti mondiali ma non la scure di Saitta e Chiamparino.
Stefania Batzella, Consigliere regionale M5S Piemonte