"L'Università di Torino calpesta la ricerca". È questo lo slogan della manifestazione messa in atto da un gruppo di ricercatori nel cortile della Cavallerizza Reale, mentre all'interno era in corso l'inaugurazione dell'Anno Accademico Universitario 2016/2017. In segno di protesta, davanti all'ingresso dell'Auditorium, erano state messe decine di foto di precari, sulle quali era obbligatorio camminare per entrare.
"Attualmente", spiegano, "i precari sono oltre 2mila, mentre i docenti strutturati sono 1.880. Le risorse per assumere una parte di queste persone ci sono: si tratta di circa 37 milioni di euro, frutto di un avanzo di gestione del bilancio".
"L'Università", continuano, "non regolarizzando i ricercatori, ha fatto una scelta politica, preferendo investire sull'edilizia e in altri campi. Con 6 milioni di euro si potrebbero stabilizzare 120 ricercatori. Non assumendoli ci sono una serie di ripercussioni dal punto di vista didattico, lavorativo e sociale".
"L'ultima tornata risale al 2011-2012, da allora tutto è fermo. L'Università di Torino ha un docente ogni 34 studenti, mentre a livello italiano la media è di uno 30", concludono.