Attualità - 14 dicembre 2016, 07:00

Cinema, nel 2016 cresce l’impatto positivo sul Piemonte

Film Commission stima una ricaduta di 15,6 milioni di euro sul territorio, con 125 produzioni all’attivo

Cinema, nel 2016 cresce l’impatto positivo sul Piemonte

Il cinema non è soltanto un’occasione di svago o una materia culturale, ma è anche un importante comparto produttivo che dà lavoro ad aziende e persone.

Ieri, la Film Commission Torino Piemonte ha presentato i risultati del 2016, che migliorano quelli già ottenuti nel 2015. Quest’anno, infatti, sul territorio piemontese sono state promosse 125 produzioni, dando lavoro a 566 professionisti, oltre 150 attori locali e circa 5000 comparse. Si stima un ritorno economico complessivo di 15,6 milioni di euro. Se si pensa che la Regione Piemonte finanzia Film Commission con 2 milioni e 300 mila euro, ai quali si aggiungono i 340 mila euro del Comune di Torino, il risultato è eccellente.

«Bisogna far percepire – ha sottolineato l’Assessora alla Cultura della Regione Piemonte, Antonella Parigiche questo è un comparto produttivo. Tiene in piedi aziende, lavoratori, famiglie. Tagliare la cultura significa tagliare un pezzo di industria. Inoltre la cultura è sussidiata come tutte le altre imprese».

Parigi, poi, ha annunciato che in questo momento la Giunta regionale sta lavorando a una legge che riconosca il lavoro creativo e culturale. Paolo Manera, direttore di Film Commission, è orgoglioso dei risultati ottenuti: «Oltre alle numerose produzioni cinematografiche – ha evidenziato – ci sono state diverse produzioni televisive, per la Cina o per la Gran Bretagna, ad esempio, ma anche per la Rai. Inoltre va aggiunto l’apporto notevole degli spot pubblicitari. In generale si tratta di attività fondamentali per lo sviluppo delle troupe e delle case di produzione locali, che poi si riversano sul cinema. Ora c’è più consapevolezza del ruolo del Piemonte, in questo campo, su scala nazionale».

Entusiasta anche Francesca Leon, Assessora alla Cultura del Comune di Torino: «Siamo lieti di constatare – ha commentato – come l’operato della Film Commission contribuisca alla crescita del comparto cinematografico della nostra città e alla promozione nazionale e internazionale di Torino come set d’eccellenza».

È notizia di ieri, poi, la produzione, attualmente in trattativa, del nuovo film di Abel Ferrara, Siberia, con Nicolas Cage, Willem Dafoe e Isabelle Huppert, che sta cercando location adatte sulle montagne piemontesi, segno che il territorio ha sviluppato una forte attrattiva anche per le grandi produzioni. Il 2016, peraltro, ha ospitato, fra gli altri, lavori come Una questione privata dei fratelli Taviani (dal romanzo di Beppe Fenoglio), la terza stagione di Questo nostro amore, esordio nella fiction della regista Francesca Archibugi, o la seconda stagione della serie Rai Non uccidere, che uscirà nel 2017.

«Dall’anno prossimo – ha aggiunto Paolo Tenna, presidente di FIP – il credito d’imposta, grazie ai decreti attuativi della nuova legge sul cinema, sarà cedibile a un fondo, dove potremo convogliare tutti i contributi ottenuti attraverso il tax credit. In questo modo potremo finanziare molti più progetti».

Per Film Commission Torino Piemonte si chiude un anno eccellente anche dal punto di vista qualitativo. All’attivo ci sono, infatti, partecipazioni ai grandi festival internazionali come Cannes, con Fai bei sogni di Marco Bellocchio e I tempi felici di Alessandro Comodin, e Venezia, con Le ultime cose dell’esordiente torinese Irene Dionisio e Ombre dal fondo di Paola Piacenza.

Paolo Morelli

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