Attualità - 17 dicembre 2016, 10:00

Cinema: "Il Principe dei Tarocchi", anteprima alla Film Commission

Una pellicola di genere fantasy della durata di 113 minuti, in cui i destini delle persone sono legati alle carte dei tarocchi

Cinema: "Il Principe dei Tarocchi", anteprima alla Film Commission

 

Alla Film Commission di via Cagliari, a Torino, si è tenuta giovedì 15 l'anteprima assoluta del film “Il Principe dei Tarocchi” di Mary Griggion, Salvatore Gatto e Piero Cognasso, ispirato al romanzo omonimo scritto dalla stessa Mary Griggion, edito da Daniela Piazza Editore. La proiezione, riservata alla stampa e ai distributori, è stata presentata dal direttore della Film Commission Torino, Paolo Manera: “Un lavoro molto costante – ha detto – che ha coinvolto la città e i torinesi che in varie forme lavorano nel cinema”.

Una pellicola di genere fantasy della durata di 113 minuti, in cui i destini delle persone sono legati alle carte dei tarocchi. In particolare quelli dei due protagonisti principali Viola (interpretata dalla giovanissima quanto sorprendente Marta Marenco, alla sua primissima esperienza cinematografica) e di Salvatore (impersonato da Jacopo Siccardi, che a soli 22 anni vanta già un prestigioso curriculum). La vita di lei viene sconvolta improvvisamente: lo spirito della giovane Marchesa Giulia di Rodà, assassinata due secoli prima da una setta segreta, vive imprigionato in lei. In una lettera e in un antico mazzo di tarocchi è celato il segreto di un rubino scomparso, dai poteri straordinari. Soltanto Salvatore, il Principe dei Tarocchi (e l'amore), potranno liberarla dall'incubo. Il Diavolo, la Dea delle Dune e il Matto sono le carte, e i personaggi, chiave dell'intera vicenda. Segreti custoditi nelle viscere di Torino, nel dedalo di sotterranei e cunicoli; due croci riveleranno il luogo dove tutto ebbe inizio e dove tutto si dovrà concludere. Magia e mistero avvolgono l'intera storia che si snoda tra i luoghi dell'esoterismo ancora pulsante della città. La colonna sonora firmata da Rocco Spanò è riuscita a incarnarne lo spirito, sottolineando la suspence che che rincorre in modo coinvolgente l'intera storia.

Prima della proiezione Mary Griggion, che con Salvatore Gatto ne ha curato la regia, ha chiamato a raccolta tutti coloro che hanno partecipato alla realizzazione dell'opera, dagli attori ai tecnici di produzione.Michele Franco, l'attore di maggiore esperienza cinematografica, Samuele Amato, Loredana Sileo e Charlotte Debeunne i principali protagonisti di un lavoro che ha comportato circa 40 giorni di riprese e una post-produzione di dieci mesi.

“Una lavorazione piuttosto lunga e laboriosa – ha commentato Salvatore Gatto -. Si iniziava a girare molto presto al mattino e si terminava a sera tarda, tutti i giorni, e speso anche di notte”.

Grande la soddisfazione di Mary Griggion, anche per l'annuncio dell'editrice Daniela Piazza, presente in sala, dell'imminente pubblicazione del libro che ha ispirato il film: “Torino è conosciuta, e da molti “riconosciuta”, come la Città Magica per antonomasia – spiega Mary Griggion - e per tutti coloro che, per i più disparati motivi, si interessano di esoterismo, fenomeni paranormali e tutto ciò che trascende il razionale, Torino ed alcune zone circostanti rivestono una particolare importanza e destano notevole interesse. L’idea iniziale della nostra produzione parte quindi da questo assunto, utilizzandolo come “veicolo privilegiato” sia per raccontare una storia, sia per proporre una visione di Torino che vada oltre il luogo comune, ormai anacronistico, di “città industriale”.

Le architetture, i monumenti, i palazzi e le chiese, ma anche le strade, i parchi, il fiume e la parte più nascosta, quella sotterranea, non saranno solo un set o un pretesto per raccontare una qualsiasi storia che potrebbe essere ambientata in qualunque altra città. Saranno, invece, parte sostanziale di questa storia, una storia che non potrebbe trovare altra collocazione: “Già durante la fase di ricerca location Torino si manifestava una città ricca di misteri e di segnali – aggiunge la regista -, tuttavia durante le riprese, dove la storia si è coniugata con la città, tutto il casting ha varcato la soglia di un mondo magico, fantastico e misterioso, chiaro e scuro, ricco di coincidenze strane. Ognuno di noi si è sentito stretto da una città bellissima il cui fiato ci stava addosso, ricca di energia capace di metterti in guardia. Anche se dici di non credere a certe fatti poi ti capita qualcosa, proprio in quel momento, che ti lascia sulla pelle un leggero disagio e pensi: meglio non contraddirla questa Torino, non si sa mai”.

Piero Cognasso, sceneggiatore, autore e regista con lunga esperienza nel teatro, ha curato il soggetto e la scrittura del film: “L'ho fatto ispirandomi al libro di Mary Griggion, di cui ho cercato di mantenere i contenuti sostanziali. Torino non è solamente “location”, ma “attore protagonista” del nostro lavoro. I luoghi della “Torino Bianca” e quelli della “Torino Nera” interagiscono con i personaggi e con il filo narrativo, divenendo in molti casi protagonisti della storia e non solamente il suo contenitore. Nel mio lavoro ho cercato di dare un senso della presenza di questo contenuto esoterico di Torino. Devo ammettere che grazie a questo film la città che prima mi piaceva ora l'adoro. Splendido il cast, devo sottolineare che quando ho incrociato Marta che attendeva seduta su un divanetto di fare il provino per il casting, ho pensato subito che fosse il volto ideale per impersonare l'interprete principale e ho sperato tanto che potesse anche avere la giusta recitazione, e il risultato è stato eccellente”.

“Ho realizzato un sogno che avevo fin da quando ero bambina – ci racconta con entusiasmo la stessa Marta Marenco, diciannovenne che ha appena terminato il liceo -. Vengo da un piccolo paesino della provincia di Alessandria, Spigno Monferrato, il mio desiderio è sempre stato di fare l'attrice cinematografica ma da quel piccolo borgo del Monferrato mi sembrava irraggiungibile. Quando ho ricevuto la telefonata e mi è stato annunciato che avevo superato il provino non ho più trattenuto l'emozione e sono scoppiata in un pianto di felicità. Forse questo è solo un piccolo passo, ma spero tanto di poter fare questo mestiere nella mia vita e che sia un trampolino di lancio. E' stata un'esperienza faticosissima ma bellissima. Ho tentato di entrare nell'Accademia di recitazione, ma ancora non mi hanno presa, devo maturare ancora esperienza. Ma non mollo e ci proverò ancora. Intanto mi sono iscritta a Scienze della Comunicazione, all'Università di Savona, ho intenzione di prendere la laurea in cinema. Spero in un modo o nell'altro di restare in questo ambiente, ma mi sono già resa conto che l'importante è essere la persona giusta nel momento e nel posto giusto”.

Tra gli altri interpreti Eleonora Callegarin (Marchesa di Rodà), Antonella Dominelli (Dea delle Dune), Paola Maria Ravizzotti (Professoressa Miceli), Emanuela De Fezza (Alice), Elisabetta Girodo Angelin (Paola) e i piccoli Riccardo De Fazio (Salvatore bambino) e Giorgia Gennaro (Piccola zingara). “Il Principe dei Tarocchi” è una produzione Dramafilm Cinemalibero, realizzata in coproduzione con Tuttovideo 2.0 di Giuseppe Pizzulo, con il supporto di Film Commission Torino Piemonte, il patrocinio della Città di Torino e la collaborazione dell'Associazione Amici del Museo Pietro Micca. Operatori di ripresa Salvatore Gatto, Giuseppe Pizzulo, Giorgio Gulmini. Operatore steadycam e post produzione video Gerardo Schiavone. Primo fonico di presa diretta Matteo Valzolgher, secondo fonico di presa diretta Renzo Cavatton. Assistente audio in presa diretta Daniele Fasano. Post produzione audio Stefano Zarino. Mixaggio musiche Enzo Reitano. Mastering musiche Giovanni Villani. Actor’s coach su casting Michele Franco, assistente al casting Rossana Jacontino. Elettricista di scena Paolo Viarengo. Assistente tecnico Marco Gerli. Trucco Sara Bianchini. Acconciature La petite coiffeuse Favia di Casalborgone. Ciak Elia Gricone. "Costumi e gioielli d’artista curati da Lorella Cecchetto Munch."Aiuto costumista Daniele Fasano. Disegnatori story-board Riccardo Stroppiana, Adelina Bottero, Angela Cordero e Chiara Ferraris. Ha collaborato per la fotografia Mircea Joan Cazac. 

“Il Principe di Tarocchi” sarà proiettato a Chivasso mercoledì 21 dicembre, alle 20,30, presso il cinema “Politeama”.

 

Flavio Giuliano

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