La settimana scorsa il premio dell’Ussi conferito a Barreca quale miglior giovane, ieri il Collare d’Oro del Coni, la massima onoreficenza sportiva italiana. Il Toro sta facendo incetta di premi in questo fine di 2016, peccato non faccia altrettanto con i punti in classifica. I granata sono fermi a quota 25 da fine novembre, quando vinsero contro il Chievo, da allora tre sconfitte di fila una più amara dell’altra. Mihajlovic ha cominciato ad alzare la voce, chiedendo interventi sul mercato di gennaio, è sceso in polemica con il suo connazionale Ljajic, opaco contro il Napoli dopo essere andato male già nel derby, mentre sui forum cominciano a campeggiare i primi post carichi di malumore nei confronti del tecnico e dei giocatori.
Da buon padre di famiglia, Urbano Cairo ieri è venuto in soccorso della squadra, evitando i toni polemici nei confronti di Mihajlovic dopo i famigerati tre cambi in contemporanea nel derby. “Oggi stiamo vivendo un momento non bello, ma manteniamo la calma, non drammatizziamo. Io non sono preoccupato, succede di perdere le partite. Contro il Napoli è stata una gara cominciata male con i 20 minuti iniziali che ci hanno penalizzato molto”. Il Presidente, che si era lamentato del rendimento in calando della squadra nella ripresa, stavolta ha sottolineato l’inversione di tendenza: “ho visto un Toro che ha fatto molto meglio, mi lamentavo dei secondi tempi ma contro il Napoli abbiamo vinto 3-2. E’ una magra consolazione ma il Toro nella ripresa ha giocato e fatto 3 gol a un Napoli in grandissima condizione. Dobbiamo ripartire da qui”.
Provando a vedere positivo, Cairo ha incitato il Toro a… fare la Juve: “La squadra ha fatto un grande inizio, con molte vittorie larghe, può riprendersi bene. La Juventus aveva perso male a Genova ma poi si è rifatta subito, ora tocca a noi fare lo stesso”. E per mettere subito a tacere ogni possibile insinuazione polemica, ha difeso pubblicamente il suo allenatore: “Credo che Mihajlovic abbia tutta la voglia e la capacità di ridare le motivazioni al gruppo per ricominciare a far bene”.E sulla vicenda che ha visto il tecnico criticamente duramente Ljajic, non ci sono dubbi da parte di Cairo nel sostenere Mihajlovic: “Se ha scelto di fare così, vuol dire che si sente di farlo. Conosce i giocatori, li ha voluti lui, come nel caso di Ljajic, che è un suo pupillo. Questo è il suo modo di agire, di motivare e io lo condivido”.
Il patron granata condivide anche la scelta di operare sul mercato a gennaio, invocata dallo stesso allenatore, ma si guarda bene dal fare nomi, anche se il romanista Iturbe sembra sempre più vicino, dopo i corteggiamenti della scorsa estate: “Non mi piace parlare di giocatori di altre squadre per una questione di rispetto. Me ne piacciono tanti, siamo estimatori dei grandi giocatori. Qualcosa faremo per migliorare la qualità della rosa”. Perché, nonostante il tris di sconfitte, Cairo non ha messo da parte i sogni di gloria: “L’obiettivo resta l’Europa, in fondo dista solo 4 punti. Ora dobbiamo chiudere bene l’anno contro il Genoa”.
Per tornare alla vittoria, Mihajlovic proverà a cambiare qualcosa rispetto alle ultime uscite. In difesa tornerà Castan, assente a Napoli, sono da verificare le condizioni di Valdifiori, davanti Iago Falque tornerà titolare e Ljajic rischia, nel tridente stavolta potrebbe esserci spazio per Boyé. Dopo la seduta di scarico di ieri, andata in scena in compagnia della neve, oggi alla Sisport è previsto un allenamento tecnico-tattico a porte chiuse. Designato l’arbitro napoletano Maresca per dirigere la sfida di giovedì sera all’Olimpico, mentre la società ha scelto la politica dei prezzi bassi per incoraggiare il pubblico a sfidare il freddo per l’ultima gara prima della sosta natalizia, con sconti speciali per donne, Under 16 e agevolazioni per chi andrà nel settore ospiti.





