Gli studenti piemontesi in uscita dalla scuola secondaria di I grado potranno assolvere l’obbligo scolastico in alternativa ai percorsi quinquennali (licei, istituti tecnici o professionali), scegliendo tra oltre 220 corsi triennali di Istruzione e Formazione Professionale, per l’ottenimento della qualifica professionale. La Regione Piemonte e la Città Metropolitana di Torino, per il territorio di sua competenza, hanno infatti individuato l’offerta formativa potenziale per l’anno 2017/2018, selezionando, attraverso avvisi pubblici, gli elenchi delle agenzie formative e dei percorsi formativi attivabili il prossimo anno.
Le iscrizioni potranno essere effettuate dalle famiglie a partire dal 15 gennaio e fino al 6 febbraio 2017 attraverso il sistema on line “Scuole in chiaro” a cui si accede dal sito Internet del ministero dell’Istruzione, alla pagina www.iscrizioni.istruzione.it
Con la nuova offerta formativa, inoltre entra a regime il cosiddetto sistema duale ovvero una modalità didattica che, attraverso gli strumenti dell’apprendistato e dell’alternanza scuola lavoro, rafforza il collegamento tra le agenzie formative e le imprese al fine di agevolare l’inserimento lavorativo dei ragazzi.
“Lungi dall’essere subalterna rispetto ai percorsi scolastici tradizionali – dichiara l’assessora all’Istruzione e Formazione professionale della Regione Piemonte Gianna Pentenero, - la formazione professionale rappresenta un’opportunità importante per le famiglie e i ragazzi. Si tratta di un sistema che in Piemonte ha una lunga e consolidata tradizione e che, come testimonia l’ultimo rapporto curato dall’Ires, si distingue nel panorama nazionale per i risultati ottenuti, in particolare sul fronte della riduzione dell’abbandono scolastico. Il nuovo modello duale, inoltre, contribuisce a creare un collegamento ancora più stretto con il mondo imprenditoriale, con l’obiettivo di rendere più veloci i tempi di inserimento dei giovani nel mercato del lavoro”.
I corsi di qualifica sono stati scelti nell’anno formativo 2015-2016 da circa 15.000 giovani piemontesi, con una prevalenza di percorsi per Operatore del benessere (per diventare, ad esempio, estetisti e acconciatori) e della ristorazione (cuochi e camerieri), seguiti dai corsi per operatori elettrici e meccanici.