La fiaccolata di questa sera, in piazza palazzo di Città, intende esprimere vicinanza alla sofferenza di un popolo che sta vivendo un’emergenza umanitaria, sociale e politica senza precedenti: quello Siriano. Si ricordano infatti tutte quelle vite che non potranno più essere vissute e supportando quelle di chi, costretto ad abbondare la propria casa, è costretto a rifugiarsi, da profugo, in altri paesi.La fiaccolata sarà anche occasione per permettere al mondo dell’associazionismo piemontese di presentare progetti e attività in grado di fornire aiuto concreto ai rifugiati nel mondo.
Decine le persone presenti, che a poco a poco, aiutandosi l'un l'altro, accendono le fiaccole, le fiaccole della "speranza".
"La dignità prima di tutto, è ciò che resta a chi ha perso tutto", dice un portavoce del gruppo.
"Io sono siriana, e so cosa vuol dire subire sulla propria pelle la guerra, che non ha niente di buono. Speriamo in una soluzione democratica e pacifica. Lasciatemi dormire per mille anni e poi svegliatemi, dicendomi che la mia patria è in pace" conclude una giovane ragazza siriana.