Il M5S inizia a disegnare la Torino di domani. Lunedì in Consiglio Comunale il consigliere Damiano Carretto ha presentato una mozione per una variante generale del Piano Regolatore.
"Dopo vent'anni e 500 varianti si intende procedere ad una variante generale del PRG", ha spiegato l'esponente pentastellato, "la cui necessità è stata denunciata più volte e da tempo dal Gruppo Consiliare. L'attuale Piano Regolatore è ritenuto non più corrispondente alle reali necessità della Città, come strumento di governo del territorio".
Il PGR in vigore risale al 1995, quando a Torino risiedevano più di un milione e 200 mila abitanti, mentre ora abitano 890 mila persone. A questo va aggiunto che la città sta cambiando pelle e abbandonando in parte la sua vocazione prettamente industriale, a favore di una più turistica e commerciale.
"Verranno riviste e andranno diminuite", spiega Carretto, "le previsioni insediative e gli indici edificatori, adattati ad una città più piccola. In tale ottica verranno anche riconsiderati gli addensamenti commerciali e particolare attenzione verrà data alla tutela dei beni paesaggistici, architettonici e ambientali".
I presupposti della variante saranno dunque: riduzione dei nuovi insediamenti residenziali e contestuale recupero del patrimonio edilizio esistente, revisione della pianificazione commerciale e dei principi di localizzazione delle grandi strutture, protezione delle aree agricole, arresto del consumo suolo.