Viabilità e trasporti - 27 gennaio 2017, 06:45

Disagi sui mezzi pubblici, GTT e Lapietra: "La nuova strategia per Torino"

Il confronto ieri sera nella Circoscrizione 2 per parlare della linea 63/

Disagi sui mezzi pubblici, GTT e Lapietra: "La nuova strategia per Torino"

 

Ritardi insostenibili sulla linea GTT 63/, che arrivano anche a superare la mezz’ora. Questa la situazione di forte disagio vissuta dai residenti della zona di Mirafiori Sud e che ieri sera è stata all’ordine del giorno della commissione della Circoscrizione 2.

Tra le lamentele di ex-consiglieri e cittadini, i funzionari GTT presenti e la Assessora ai Trasporti della Città di Torino, Maria Lapietra, hanno cercato di spiegare le ragioni di tali malfunzionamenti sulla linea 63/ (e su molte altre linee) e di offrire soluzioni.

“C’è una totale mancanza di praticità,” dice un cittadino che prende parola, “nella gestione del servizio  autobus. Oltre ai ritardi, i mezzi pubblici sono stati tagliati: diminuiscono e peggiorano i servizi ma i costi degli abbonamenti restano gli stessi. Così non può andare avanti.”

Una situazione, quella del ritardo del 63/, che sembra essere arrivata al limite della sopportazione dei residenti della zona, che si sentono sempre “più periferia e sempre più tagliati fuori.”

A districare l’enigma del ritardo del 63/ - particolarmente significativo da alcuni mesi – è arrivata la Assessora Lapietra, dicendo che “GTT aveva esternalizzato alcuni dei propri servizi a dei vettori privati, che tuttavia non hanno svolto bene il proprio lavoro.” Da qui, dunque, la decisione di GTT di internalizzare questi servizi. Tuttavia, la mancanza di personale (nel mese di dicembre, fa sapere GTT stesso, si sono trovati a dover gestire tre linee in più di quelle previste ma con lo stesso numero di addetti) ha creato scompensi su molte linee, come quella del 63/.

Una situazione questa, assicurano sia GTT che Lapietra, che cambierà dal primo febbraio, a seguito dell’apertura di un nuovo bando di gara per esternalizzare una serie di servizi che dovevano essere esternalizzati già lo scorso autunno.

Le novità sui trasporti non finiscono comunque qui, come fa sapere la stessa assessora: “Ci sarà un abbonamento giornaliero in cui al posto di più biglietti sarà possibile usare un biglietto unico valido per tutta la giornata.”

 Sempre per gli abbonamenti, ci saranno abbonamenti agevolati in base all’ISEE – cosa valida anche per gli over 65 – e abbonamenti agevolati non solo per gli studenti ma anche per i giovani fino ai 26 anni di età. Anche i mensili e settimanali, fa sapere Lapietra, “vedranno novità: non partiranno più da lunedì o da inizio mese ma dall’obliterazione, visto che non tutti hanno una settimana lavorativa che va da lunedì a venerdì o gli studenti non iniziano necessariamente il primo giorno del mese.”

Durante la commissione emerge poi anche la mancanza e disagi sulle linee per gli operai delle grandi ditte della Città. Anche in questo caso, l’assessorato ai trasporti ha previsto dei cambiamenti: “non vogliamo tagliare servizi,” dice la assessora, “stiamo richiedendo a tutti i mobility manager delle varie aziende di Torino, di mappare le esigenze degli operai così da avere informazioni non solo sulla domanda attuale ma anche su quella potenziale di trasporto pubblico, proprio per riuscire a ridefinire una rete domani su delle esigenze vere, perché fino a ieri è stato fatto un po’ un taglia e cuci.”

Tra le ultime novità ci sarà poi l’uso della tessera BIP (la campagna di promozione partirà a breve), per la quale la Regione Piemonte impone l’obliterazione obbligatoria, possessori di abbonamento e tessera compresi . Una decisione questa che non entusiasma molto la Lapietra : “A me non piace,” commenta infatti, “ perché io uso i mezzi pubblici tutti i giorni e a volte non riesco nemmeno ad arrivare all’obliteratrice. Devo riconoscere però che questo sistema può dare grossi benefici, perché permetterà di conoscere come vengono utilizzate le linee, avendo non solo un’analisi della domanda ma anche sapere esattamente dove le persone salgono e scendono e come usano la rete.”

Infine, l’assessorato ai trasporti di Torino sta studiando un’applicazione internet per geolocalizzare il mezzo pubblico, in modo da conoscere quando il veicolo passerà anche in caso di ritardo.

Infine, via libera avrà il progetto della priorità semaforica ai mezzi pubblici, grazie all’impiego dei  fondi Pon Metro: quei finanziamenti stanziati dal governo – che interessano 14 città metropolitane italiane, tra cui appunto Torino - nel quadro delle strategie di sviluppo urbano sostenibile delineate nell’Accordo di Partenariato per la programmazione 2014-2020 e che si pongono in linea con gli obiettivi e le strategie proposte per l'Agenda urbana europea, che individua nelle aree urbane i territori chiave per cogliere le sfide di crescita intelligente, inclusiva e sostenibile poste dalla Strategia Europa 2020.

 

Giulia Maccagli

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