Il Suk a Ponte Mosca continua ad infiammare il dibattito politico. Oggi i consiglieri della lista civica "Città di città", formata dal Pd e moderati, hanno abbandonato il Consiglio Metropolitano per protestare con Chiara Appendino. Il sindaco, nelle scorse settimane, ha infatti firmato un'ordinanza che prevede il trasferimento temporaneo, sino al 31 maggio 2017, del mercato di libero scambio nell'area di Aurora. Una decisione che non piace ai cittadini, che questa mattina erano nuovamente a protestare in piazza Castello, sotto la sede della Città Metropolitana.
"La scelta politica di Appendino di andare avanti", ha sottolineato Maria Grazia Grippo, "è la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Il sindaco continua a fregarsene dei residenti, che sono contrari, e della maggioranza che ha detto no". Un pensiero condiviso anche da Monica Canalis: "Sabato 11 e domenica 12 febbraio, primo weekend del suk a Ponte Mosca, è prevista neve: gli espositori non hanno neanche le bancarelle ed appoggeranno tutto a terra".
Critiche al gesto di protesta non sono mancate dal centrodestra e dal M5S. "Esprimiamo soddisfazione", ha commentato il vicesindaco metropolitano grillino Marco Marocco, "e ringraziamo il gruppo consiliare del "Lista Civica del territorio" per il senso di responsabilità dimostrato verso l'ente e la popolazione". "Attraverso il dialogo e il confronto", ha continuato, "pur rimanendo su posizioni politiche differenti, abbiamo dimostrato che si può lavorare rimanendo costruttivi insieme". "Condanniamo il gesto della lista "Città di città" per aver diseredato l'aula e una capigruppo su Ponte Mosca: la loro sceneggiata non è servita a nulla", ha concluso Marocco.
"Sul tema", ha commentato Paolo Ruzzola del centrodestra, "abbiamo avuto una valutazione diversa. La parola del sindaco vale di più di qualsiasi penale".
"Non c'è nessun senso di responsabilità in chi usa il Consiglio e i consiglieri per ratificare decisioni prese nell'unico posto cui la sindaca è interessata, ovvero il Comune di Torino. I ringraziamenti di Marocco al centrodestra sono una polpetta avvelenata e mi dispiace che i colleghi non lo abbiano compreso. Per quanto ci riguarda non ci faremo usare: l'interesse dei territori è il nostro interesse e quando la maggioranza espressa dai territori vota un atto in Consiglio questo non può e non deve essere calpestato. Vale per Ponte Mosca, a Torino, così come per tutte le altre questioni inerenti i 315 Comuni che rappresentiamo", ha replicato Maria Grazia Grippo.