Una petizione per chiedere al Comune di Torino e alla Circoscrizione 4 che tutti i 15mila residenti del quartiere Campidoglio siano consultati nel progetto di pedonalizzazione e di estensione zone blu e strisce gialle per i residenti sul territorio del quartiere. Questo quanto richiesto da uno dei comitati di quartiere “Torino Bcps”(Borgo Campidoglio, Parella, San Donato) in una piattaforma online, lanciata qualche giorno fa, e che ha per ora raccolto una cinquantina di firme.
“Vogliamo chiedere a Comune e circoscrizione 4 di fare una consultazione di tutto il quartiere , ascoltando le nostre richieste,” spiegano dal Comitato. “Ad oggi non è chiaro quando e come saranno messe in atto le azioni previste dalla Giunta Comunale per Borgo Campidoglio. Noi chiediamo che in merito siano consultati tutti gli abitanti del quartiere. Anche perché la decisione di estendere le strisce blu è prevista per tutto il quartiere e quindi è giusto che tutti vengano interpellati.”
Nell’elenco delle richieste, presenti sulla piattaforma online, figurano anche la riasfaltatura delle strade, il riposizionamento dei paletti dissuasori a fianco dei marciapiedi e la creazione di un parcheggio Gtt su corso Svizzera, lato corso Francia.
La zona del Borgo Vecchio, un’area compresa tra via Nicola Fabrizi, corso Tassoni e Corso Francia e caratterizzata da strade strette, ha una serie di criticità di lunga data, come spiegano dal comitato Torino Bcps stesso: “Nel ’99 il selciato delle strade era stato cambiato, sostituendo l’asfalto con delle pietre di fiume. Tuttavia, i lavori non erano stati fatti bene: le canaline di scolo non sono state connesse correttamente quindi l’acqua scola nelle cantine piuttosto che nelle fogne. Una situazione che non ha ancora trovato soluzione.”
Altri problemi riguardano strettamente la viabilità, dalla mancanza di rispetto dei limiti di velocità, alla malasosta accanita (che si fa particolarmente pericolosa quando impedisce il transito dei mezzi di soccorso, viste le strade strette).
“Il Comune non ha fatto,” continua il Comitato di quartiere “nulla per impedire che le macchine parcheggino sui marciapiedi – che sono allo stesso livello delle strade. Vorremmo semplicemente che mettessero almeno dei paletti verdi, per impedire questa pratica insostenibile.”
Proprio in merito alla questione creazione di parcheggi e lotta alla malasosta, l’Amministrazione aveva avanzato delle proposte durante una commissione datata 11 gennaio, presieduta dall’Assessora ai trasporti Maria Lapietra, in cui erano state “audite” anche alcune associazioni e gruppi di quartiere, tra cui anche il comitato Torino Bcps. Tra le ipotesi proposte in commissione c’era stata l’estensione a Campidoglio delle strisce blu, dove il parcheggio a pagamento, secondo quanto affermato dall’assessora Lapietra, avrebbe come conseguenza una rotazione che moltiplica l’offerta di posti disponibili. Un altro provvedimento riguarda, la realizzazione – su parte del controviale di corso Tassoni e delle vie Balme e Netro, di una zona a “strisce gialle” riservata ai residenti (esperimento già effettutato a San Salvario).
Alternative che non convincono, tuttavia, il Comitato Torino Bcps, perché non prendono in considerazione le effettive caratteristiche del luogo e non “chiedono il parere dei cittadini residenti stessi”.
“L’idea di messa di strisce in via Netro non prende in considerazione il fatto che ad un certo punto c’è un restringimento della strada nei pressi della parrocchia di Sant’Alfonso. In quel punto, cosa confermata anche dal parroco, i camion che sfrecciano sulla via ad alta velocità hanno già urtato delle macchine parcheggiate, immaginiamo cosa accadrebbe con un parcheggio.”
Il problema dei parcheggi è uno dei crucci che più affligge il quartiere. Pochi sono i parcheggi e gli otto residenziali che ci sono in Borgo Campidoglio, nelle prossimità di Piazza Risorgimento, sono – fa sapere il Comitato Torino Bcps – per metà vuoti e con box auto invenduti. In alcuni di questi parcheggi, infatti, piove dentro (sin dal momento della loro costruzione).
“Nel parcheggio residenziale di Piazza Risorgimento,” dice il comitato di quartiere, “piove dentro. Sotto c’è il rifugio anti-aereo, gestito dal museo diffuso della resistenza e piove dentro anche a quello. Mentre i parcheggi privati sono troppo cari, arrivando anche agli 80 euro al mese. Perché non si fanno altri parcheggi a rotazione GTT (ndr uno è già presente in via San Donato)?” Chiedono da Torino Bcps. “Sarebbe anche un modo per fornire un servizio che darebbe all’area commerciale su Corso Svizzera la possibilità di avere parcheggi. Inoltre, mettere molte strisce blu e poche strisce gialle non va affatto a favore dei residenti della zona.”
Quanto al progetto di pedonalizzazione, che era previsto in Via Fiano tra gennaio e febbraio, non ci sono ancora notizie in merito.
E se alcuni dei cittadini del quartiere fanno sapere di volere la totale pedonalizzazione del Borgo Vecchio, un esperimento di pedonalizzazione, già avviato su via Rocciamelone, non sembra godere di particolare fortuna: i vasi messi a delimitare il perimetro pedonale sono spesso spostati, cosicché le macchine possano passare indisturbate.
La soluzione per alleggerire o evitare il traffico di attraversamento potrebbe essere, come discusso dalla assessora Lapietra nella commissione dell’11 gennaio, “interrompere” le strade con elementi di arredo urbano (ad esempio panchine), così da non precludere l’accesso a box e passi carrai.
Di fronte a queste criticità , il comitato Torino Bcps chiede dunque “ una consultazione popolare. Che la facciano sul sito del comune, online, la facciano dove vogliano ma lo facciano. Che problema hanno comune e circoscrizione a fare consultazione comunale trasparente?”