Oggi, lunedì 6 marzo alle ore 18 si terrà presso il Circolo dei Lettori di Torino l'incontro dal titolo "Terremoti": interverranno il giornalista Gian Antonio Stella e lo chef marchigiano Andrea Giuseppucci.
Il ristorante di Andrea, La Gattabuia di Tolentino (MC), è andato distrutto a causa del terremoto dello scorso ottobre e da quel momento lo chef ha deciso di non arrendersi e di portare in giro il suo concetto di ristorazione, con il progetto "Le mie Marche", fino al 31 marzo a Eataly Lingotto.
Quando la terra trema, l’uomo si ritrova di fronte a una natura che non perdona. I sentimenti che emergono sono prima la paura e la disperazione, segue la solidarietà. Poi arriva il momento dei bilanci e delle recriminazioni, del «potevamo evitarlo». Ecco allora due punti di vista, diversi e complementari, sul terremoto, in particolare quello del 2016 che ha devastato il Centro Italia. Il dialogo è tra Gian Antonio Stella, giornalista d’inchiesta, e il giovanissimo chef Andrea Giuseppucci che, proprio a causa delle scosse, ha perso il suo ristorante nel Tolentino, in provincia di Macerata.
Durante l'incontro si intrecciano le riflessioni del giornalista e la storia di rinascita e solidarietà che caratterizza il progetto di Giuseppucci, Le mie Marche, attraverso il quale lo chef porta in giro il suo ristorante, trovando nei negozi di Eataly in Italia e in Europa gli ospiti ideali. Lo chef è presente con la sua cucina e brigata per tutto il mese di marzo a Eataly Lingotto. In chiusura dell'incontro, va in scena uno showcooking durante il quale Giuseppucci prepara uno dei piatti più significativi della sua terra.
Andrea Giuseppucci, enfant prodige, ha cominciato al Grand Hotel des Iles Borromées di Stresa, cinque stelle, per proseguire al Saraghino di Numana al fianco di Marco Perissinotto. Il progetto ristorativo è nato nel 2014 nelle ex carceri di Tolentino, suo paese natale nel cuore delle Marche. È la Gattabuia. Dopo solo un anno di attività il ristorante è già recensito su Il Gambero rosso e L'Espresso e Andrea Giuseppucci è tra i trenta cuochi protagonisti della nuova cucina italiana. Ma, a causa del terremoto, il ristorante è stato chiuso. Lo chef però non si è arreso e ora porta insieme alla sua brigate le ricette del suo paese in giro per l’Italia e l'Europa con il progetto Le mie Marche.
Gian Antonio Stella, classe 1953, ha iniziato la sua carriera di giornalista al Corriere d'Informazione per poi passare al Corriere della Sera, dove è stato inviato speciale ed editorialista. Vincitore di numerosi premi giornalistici e, nel 2005, del premio Fregene per la narrativa con il romanzo Il maestro magro, storia ambientata nell’Italia indigente del secondo dopoguerra –, tra i suoi numerosi saggi occorre citare: L'orda. Quando gli albanesi eravamo noi (2002); La casta (in collab. con S. Rizzo, 2007); Negri, froci, giudei & Co. L'eterna guerra contro l'altro (2009); Se muore il Sud (in collab. con S. Rizzo, 2013); Bolli, sempre bolli, fortissimamente bolli. La guerra infinita alla burocrazia (2014).