Politica - 08 marzo 2017, 16:06

Orlando scrive a Chiamparino e Sala: "Necessario approvare legge elettorale che garantisca governabilità"

Il candidato alla segreteria del PD ha scritto al governatore del Piemonte Chiamparino e al sindaco di Milano Sala

Orlando scrive a Chiamparino e Sala: "Necessario approvare legge elettorale che garantisca governabilità"

Andrea Orlando, candidato alla Segreteria Nazionale del Partito Democratico, scrive a Sergio Chiamparino e Beppe Sala. Il Presidente della Regione Piemonte e al sindaco di Milano, che negli scorsi giorni avevano inviato una lettera aperta a Matteo Renzi.

"L’idea di partito e di leadership che avete tratteggiato è anche la mia. Anzi, è la ragione per cui mi sono candidato. Non è, come si è scritto in questi giorni, una questione di indole: è una questione politica.
Il referendum è stato, come voi dite, uno spartiacque. Dopo il 4 dicembre nulla è come prima. Continuare ad ignorarlo ci fa correre il rischio di vivere in una realtà parallela.

Ritengo si debba fare tutto il possibile per approvare nelle prossime settimane una legge elettorale che garantisca una prospettiva di governabilità. Sappiamo, però, se non vogliamo ignorare le posizioni delle altre forze politiche, che qualsiasi compromesso, nelle attuali condizioni, orienterà il sistema verso l’esigenza di creare delle coalizioni.Il tema che dunque si pone con urgenza è come far convivere la nostra vocazione maggioritaria con questo nuovo quadro. Ecco perché diventa ancor più importante la capacità della leadership di tenere insieme uno spettro largo di forze sociali e culture politiche, dando così al nostro progetto di governo il massimo respiro.

Non sarà più soltanto un sistema di regole a farci stare insieme e probabilmente nemmeno una leadership che sia al contempo a capo del partito e della coalizione.Dobbiamo quindi accentuare il profilo riformista della nostra proposta e rafforzare l’inclusività del Partito democratico. È  un’operazione non semplice ma necessaria.

Voi indicate alcune sfide e alcune emergenze. Nel mio documento programmatico ho provato a dare delle prime risposte a quei temi. Penso ad un ripensamento complessivo della leva fiscale per rafforzare la crescita e l’inclusione sociale. Penso alla necessità di reinventare uno Stato strategico, innovatore, flessibile e intelligente, per questa ragione non centralista, ma capace di far sviluppare al massimo le potenzialità delle autonomie. Voi nelle vostre esperienze di governo avete dimostrato che ciò è possibile, quindi non abbiamo da inventare per forza cose nuove, ma possiamo e dobbiamo attingere alle nostre migliori esperienze.

La Legge Delrio, fallita la riforma costituzionale, necessita di una rivisitazione, per definire in modo più omogeneo le funzioni di area vasta in rapporto alle regioni e ai servizi che le nuove province e le città metropolitane sono chiamate a gestire. Penso, infine, ad alcuni obiettivi strategici per l’Italia che voi avete indicato. Non solo la sfida comune per la candidatura italiana a sede dell’Ema, ma la capacità complessiva del sistema Paese di pensarsi nella nuova Europa post Brexit.

Come sottolineate voi, per affrontare questa nuova fase serve una leadership collettiva che sappia tenere insieme le migliori risorse della nostra comunità politica e le straordinarie energie che possono venire dal Paese".

Cinzia Gatti

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