Eventi - 10 marzo 2017, 19:30

Alla scoperta delle cucine reali e dell’appartamento dei Principi di Piemonte nei Musei Reali di Torino

Visite guidate ogni venerdì, sabato e domenica fino al 30 aprile

Alla scoperta delle cucine reali e dell’appartamento dei Principi di Piemonte nei Musei Reali di Torino

Ai Musei Reali di Torino riapre al pubblico, attesissimo, l’affascinante Appartamento dei Principi di Piemonte sito al secondo piano di Palazzo Reale che, insieme alla Cucine Reali, sarà visitabile fino al 30 aprile 2017.

L’iniziativa rientra nell’ambito di A Palazzo c’è di più, programma che permette al pubblico di scoprire ambienti solitamente non compresi nei normali percorsi di visita, con visite a cura dei volontari dell’Associazione degli Amici di Palazzo Reale. In particolare la riapertura delle stanze dei Principi ereditari, restaurate nel 2007 e non più visitabili dal 2014, è resa possibile grazie al contributo della Compagnia di San Paolo.

Le visite si tengono fino a domenica 30 aprile 2017 ogni venerdì, sabato e domenica (ad eccezione del 2, 16 e 17 aprile) alle ore 10-11-12-15-16-17; biglietto Euro 4 (per ciascun percorso); non è necessaria la prenotazione; gruppi di massimo 25 persone.

Appartamento dei Principi di Piemonte

Nella seconda metà del Seicento l’appartamento era abitato da dame e damigelle di Madama Reale ed era decorato solo parzialmente. Numerosi gli interventi successivi fino all’ultimo diretto da Pelagio Palagi per l’erede al trono Vittorio Emanuele II, figlio di Carlo Alberto e futuro Re d’Italia, in previsione delle nozze con Maria Adelaide d’Amburgo, celebrate nel 1842. Lo stesso appartamento fu abitato tra il 1930 e il 1933 dalla Principessa Maria José del Belgio, sposa del Principe di Piemonte Umberto futuro re d’Italia. A Torino la presenza del “principe charmant” e poi della sua bellissima consorte porta una ventata d’aria nuova in Palazzo, dove si susseguono ricevimenti, udienze, funzioni religiose ufficiali e private, balli, viaggi.

Tutto è annotato dai prefetti di Palazzo nelle loro agende, compilate dal gennaio 1929 e (quindi quattro anni dopo l’arrivo di Umberto nell’antica capitale subalpina) sino al 10 giugno del 1946, alla vigilia della sua partenza per l’esilio.

Le Cucine Reali

Per il visitatore sarà quasi come intrufolarsi tra i fornelli un attimo prima dell’arrivo degli chef di corte, pronti ad armeggiare con luccicanti pentole e forme per budini da favola. Le cucine, situate nei sotterranei dell’ala di levante, sono state restituite al pubblico nel 2008 in seguito a un accurato lavoro di restauro che ha permesso di recuperare ambienti, arredi e utensili originali, tra i quali circa duemila pezzi in rame, dalle grandi pesciere agli stampi per dolci e biscotti.

Le sale, suddivise per il servizio dei diversi componenti della famiglia reale, a partire dagli Anni Trenta del Novecento furono ripartite in Cucine Reali, per Vittorio Emanuele III ed Elena del Montenegro, e Cucine dei Principi di Piemonte, Umberto e Maria Josè.

Il percorso permette di conoscere alcune curiosità legate al cerimoniale della tavola e degli Uffici di Bocca (incaricati di sovrintendere le cucine e le preparazioni dei pasti), comprese ricette, mode e regole del cerimoniale del Palazzo che fu cuore del regno d’Italia.

C.S.

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