Renzi: "Siamo dalla parte di Virginia Raggi, perché il garantismo vale per tutti: noi siamo dalla parte della giustizia"

"Qui c'è un popolo, che crede ed ha dei valori". Con questo messaggio Matteo Renzi chiude la tre giorni del Lingotto, durante i quali è stato costruito il programma della sua candidatura alla segreteria nazionale del Partito Democratico.

"La politica", ha spiegato l'ex Premier, "è una cosa bella perché mette in moto la speranza. L'elemento chiave del Lingotto, che è stato come tornare a casa, è che qui c'è un popolo. Non c'è un insieme di di dirigenti, ma una comunità che ci crede ed ha dei valori: c'è bisogno di più leadership".

"Nelle scorse settimane", ha proseguito, "qualcuno ha cercato di distruggere il Partito Democratico".

"Non si sono accorti", ha commentato Renzi, "che c'è una solidità: è una storia che c'era prima di noi e continuerà dopo di noi". "Grazie a Torino", ha continuato l'ex Premier, "ai volontari, ma anche alla Circoscrizione e al Presidente Davide Ricca". "C'è da scrivere un futuro", ha dichiarato l'ex Premier, "e noi sappiamo chi vincerà, cioè chi è più forte in termini di progetti concreti". "Dobbiamo difendere chi crea lavoro", ha proseguito Renzi, "non chi fa convegni". 

L'ex Premier ha poi attaccato il sindaco di Napoli Luigi De Magistris. "Non possiamo fare alleanze con chi non accetta il principio della legalità. In un paese democratico si fa parlar tutti, anche se si chiama Matteo Salvini: non si spacca Napoli".

"Siamo dalla parte di Virginia Raggi", ha commentato l'ex sindaco di Firenze, "perché il garantismo vale per tutti: noi siamo dalla parte della giustizia".

"Noi che abbiamo perso siamo rimasti senza scappare, perché si può perdere senza perdersi", ha concluso Renzi.